La Nutella divide la politica anche in Francia. Non bastavano i due Matteo, Renzi e Salvini, che qui da noi si sfidavano a suon di tweet sulla Nutella, con qualche incursione da parte della Meloni. No, anche i politici francesi hanno pensato bene di sfruttare la popolarità della Nutella per creare engagement.
Questa volta la terribile pietra dello scandalo sono le luci di Natale degli Champs-Élysées, quest’anno sponsorizzate dalla Ferrero (il nome dell’azienda compare sugli stendardi rossi disposti lungo tutto il corso). Sin da quando le luminarie natalizie sono state inaugurate, alcuni candidati alla posizione di sindaco di Parigi, probabilmente a corto di argomenti politici di un certo spessore e importanza, non hanno trovato nulla di meglio di cui discutere che non lo sponsor di queste luminarie: la Ferrero per l’appunto.
David Belliard, candidato ambientalista, tramite Twitter ha deciso di far sapere al mondo che lui ritiene sbagliata la scelta della Ferrero come sponsor perché, in questo modo, si pubblicizza un Natale sotto il segno della deforestazione e dell’obesità infantile. Vikash Dhorasoo, ex calciatore e candidato di “Décidon Paris” ha criticato il fatto che il comune di Parigi abbia svenduto gli Champs-Élysées facendoli diventare una mega vetrina di Natale per la Nutella.
Ma non finisce qui. Isabelle Saporta, un’altra candidata, sostiene che si sia ben lontani dalla cooperativa agricola dove i figli possano mangiare bene. Dal canto suo il presidente del comitato degli Champs-Élysées ha ricordato a tutti che la città non interviene in nessun modo nel processo di selezione e che la Ferrero rimane un’azienda che ha prodotti venduti in tutto il mondo. Diciamo che tutto il mondo è paese se anche in Francia, come in Italia, i politici non trovano argomenti migliori su cui scontrarsi che non siano la Nutella sì o la Nutella no.