In Francia i sommelier hanno ribadito con urgenza che vogliono il vaccino subito, devono essere immunizzati con priorità in quanto “non possono perdere olfatto e gusto”.
Gli enologi hanno lanciato un appello al Governo: molti di loro, dopo essersi infettati col Coronavirus, non hanno potuto lavorare a causa proprio della perdita di olfatto e gusto, fra i sintomi più comuni della Covid-19 anche nei soggetti paucisintomatici.
Un’apposita indagine realizzata dall’Unione degli enologi di Francia ha dimostrato che circa il 70% dei sommelier che ha contratto il Coronavirus ha perso l’olfatto, mentre più della metà ha perso il gusto. Inoltre il 40% degli intervistati che ha subito la perdita di olfatto e gusto a causa dell’infezione, hanno dichiarato di non essere riusciti a recuperare del tutto le loro abilità. Didier Fages, il direttore del sindacato, ha spiegato che è come chiedere a un musicista di suonare senza strumento.
I sommelier chiedono al Governo di riconoscere quanto sia importante per loro il vaccino, valutando anche la possibilità di attuare misure per facilitare l’accesso alla vaccinazione ai degustatori di vino. Fages ha ricordato che in Francia si stanno somministrando dosi ai lavoratori essenziali come poliziotti e insegnanti. Tuttavia i sommelier hanno bisogno di saltare la fila per poter lavorare: la degustazione è al centro della produzione del vino.
Il medesimo problema, però, potrebbe aversi anche per altre categorie lavorative come gli chef professionisti e i produttori di profumo. Anche loro, per lavorare, hanno bisogno che olfatto e gusto funzionino perfettamente.