Oggi Francesco Lollobrigida è senza freni. Mentre parlava dei nuovi decreti che regolamenteranno la vendita delle farine di insetti, ecco che ha dichiarato che i cibi sintetici sovvertono il rapporto fra uomo e natura. Eh?
A Francesco Lollobrigida i cibi sintetici proprio non vanno giù
A questo punto quella di Lollobrigida per il cibo sintetico non può più essere definita una crociata, ma una vera e propria ossessione. Il che non so quanto possa essere un bene per un ministro dell’Agricoltura e tutte le altre cose.
Non è certo la prima volta che Lollobrigida esplicita cosa ne pensi dei cibi sintetici: poco dopo essere nominato ministro, si era subito affrettato ad attaccare la carne sintetica sostenendo che “trovarsela nel piatto fa schifo” (e facendo giustamente sorgere la domanda: l’ha già provata?).
Poi, poco dopo, era tornato alla carica sostenendo che la carne sintetica spezza il legame fra agricoltura e cibo. E non pago, aveva anche dichiarato che il cibo sintetico era pericoloso e che lo avrebbe contrastato in ogni sede.
Capito perché parlo di ossessione e non di semplice crociata? Comunque sia, è chiaro che Lollobrigida non salta occasione per manifestare la sua insofferenza verso questa alternativa alla carne.
Questa volta l’occasione è stata la conferenza stampa durante la quale ha parlato dei quattro decreti appena varati che regolamenteranno la vendita delle farine di insetti. Parlando di questi decreti, che fra l’altro impongono non solo etichettature precise (cosa che, a dire il vero, già viene fatta con qualsiasi altro tipo di alimento, quindi niente di nuovo), ma anche che le farine di insetti vengano vendute su scaffali separati per aiutare la gente a discernere meglio fra i vari prodotti (che leggere le etichette era troppa fatica a quanto pare).
Comunque sia Lollobrigida, dopo aver spiegato di aver emanato i decreti sulle farine di insetti per regolamentare i livelli autorizzativi imposti dall’Europa, ecco che il ministro ha affermato che non discute il fatto che ci si possa nutrire di quello che si ritiene essere più idoneo alla propria alimentazione, ma vanno date indicazioni chiare.
E fin qui ok. Il problema è stata l’affermazione successiva. Lollobrigida ha infatti continuato sostenendo che, invece, tutta altra cosa sono i cibi sintetici che mettono in discussione il rapporto fra uomo e natura. Ok, non chiedete a noi in quale modo interpretare tale affermazione. In quale modo della carne prodotta in laboratorio moltiplicando cellule animali vere potrebbe alterare questo rapporto quando già mangiamo un sacco di alimenti che sono pieni zeppi di ingredienti prodotti chimicamente in laboratorio?
E questo senza scomodare tutte le altre ovvie considerazioni sul fatto che la carne sintetica non va a sostituire la carne vera o la carne vegetale, ma va a fornire un’alternativa che si aggiunge alle altre. O che nessuno obbliga nessun altro a mangiare determinate categorie di alimenti.
Che poi, se mai venisse approvata la vendita della carne sintetica, il problema sarebbe per i gestori dei negozi e dei supermercati: seguendo la filosofia degli scaffali separati, di sicuro dovranno posizionarne uno per la sola carne sintetica, che va ad aggiungersi a quello per le farine di insetti… Di questo passo servirà uno scaffale per ogni singola tipologia di alimento!