“Bisogna affrontare il problema con pragmatismo e senza ideologia”: queste le parole con cui il neoministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha commentato il tema della presenza di grandi predatori – primariamente lupi, ma anche orsi e altre specie – nelle montagne trentine e altoatesine. Un commento lapidario che gli ha poi permesso di sottolineare come, di fatto, la soluzione dell‘abbattimento non si possa “escludere a prescindere” – una precisazione che ha naturalmente fatto insorgere gli animalisti in ascolto.
Lupi e altri predatori: le parole di Lollobrigida
“Dobbiamo proteggere le specie in estinzione, ma non incrementare le specie che possono essere dannose per allevatori e produzione nazionali” ha commentato Lollbrigida nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera. “Bisogna proteggere i lupi così come gli ungulati e i bovini” ha premesso, sottolineando tuttavia come sia evidente “evidente che se 30 anni fa alcune specie erano in estinzione, come i lupi, oggi sono invece sovrabbondanti”. In altre parole, “La sovrabbondanza danneggia quindi sia l’agricoltura sia i lupi stessi”, e andrebbe pertanto affrontata anche ricorrendo all’abbattimento.
Gli animalisti si dicono “allibiti”
Le parole del ministro hanno inevitabilmente attirato l’attenzione di alcune associazioni di animalisti, una su tutte l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), che non ha esitato a dirsi “allibito” di quanto ventilato da Lollobrigida. La proposta dell’abbattimento, infatti, sarebbe “contraria alla scienza e offensiva per milioni di italiani che sono da sempre contrari alle uccisioni dei grandi carnivori”; e la stessa associazione ha voluto cogliere l’occasione per ricordare “che la nostra normativa prevede il ricorso a metodi ecologici, scientificamente validati, per la prevenzione di eventuali conflitti tra fauna selvatica e attività umane. Ci chiediamo da quali fonti il titolare dell’Agricoltura abbia preso i dati relativi a una presunta sovrabbondanza di lupi e se egli è conoscenza del fatto che proprio i lupi sono i maggiori regolatori delle popolazioni selvatiche. Pur essendo la popolazione in aumento nella penisola, i lupi non sono di certo sovrabbondanti”. Ricordiamo, infine, che lo stesso Lollobrigida aveva recentemente fatto parlare di sé dopo aver definito la carne coltivata “uno schifo”.