Non è evidentemente un uomo da mezze misure, il ministro Francesco Lollobrigida – a meno che non si parli di sostenibilità ambientale, beninteso: in quel caso meglio fare attenzione agli eccessi. Interrogato sulla sua opinione circa la cannabis light, il ministro dell’Agricoltura e tuttecose ha risposto con un “Se te la devi fa’ na canna fattela bene, no?”.
Che sia un lavoro ben fatto, insomma: compiuto, puntuale, pienamente stupefacente. L’intervento del ministro è andato in onda nella giornata di lunedì 3 giugno con la trasmissione di casa La7 L’Aria che tira, in cui il giornalista Giuseppe Ferrante si è recato al comizio elettorale del sabato precedente di Fratelli d’Italia a piazza del Popolo, a Roma, con l’idea di raccogliere l’opinione di alcuni dei presenti circa la cannabis light.
La risposta di Lollobrigida e il regalo dei Radicali
La cannabis light, caso mai ci fosse la necessità di sottolinearlo, è di fatto una variante con un più basso livello del componente psicoattivo che si associa all’effetto stupefacente della marijuana (il THC, tanto per intenderci) e invece più alti livelli di CBD, altro principio attivo in grado di stimolare una più timida sensazione di rilassatezza.
La pesca di Ferrante, se così vogliamo definirla, si è di fatto rivelata infruttuosa fino a che non ha chiesto il parere al ministro Lollobrigida. “Non punto a trasformare i nostri campi di grano, le nostre coltivazioni, in campi di cannabis light” ha risposto il ministro: un soldato inflessibile. “Anzi, penso che possiamo sopravvivere anche senza”.
Ferrante però prende la palla al balzo, e chiede a Lollobrigida se non avesse mai avuto voglia di provarla: la reazione del ministro è quella stizzita di un uomo fedele alla religione del lavoro ben fatto, come già raccontato. Reazione che ha attirato le attenzioni dei Radicali Italiani, che nelle ultime ore hanno deciso di fare dono a Lollobrigida di un po’ di cannabis light accompagnata da una lettera.
“Carissimo ministro, le sembrerà stupefacente, ma osservando la sua attività non ci siamo sorpresi dalla sua affermazione” si legge, in chiaro riferimento alla “canna fatta bene” di cui sopra. “Per questo ci permettiamo di regalarle una piantina di cannabis light: bassissimo livello di THC, niente stordimento e un settore che comprende 1500 attività, 13.000 posti di lavoro, un fatturato che supera i 150 milioni di euro”.
La lettera porta la firma di Filippo Blengino, tesoriere dei Radicali Italiani: “Ricordiamo ancora una volta che i migliori amici della criminalità sono i proibizionisti e che fin dai tempi del Duce la canapa rappresenta un’eccellenza italiana. Lasci stare le canne che, se non sono fatte bene, rischiano di produrre riforme confuse“.