Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha convocato tredici dei suoi “colleghi”, vale a dire coloro che, in passato, hanno coperto il suo ruolo, per un confronto inedito volto a discutere gli obiettivi comuni, le difficoltà e le priorità del mondo agricolo. Il tavolo dei ministri, tenutosi nella giornata di ieri mercoledì 21 giugno presso la biblioteca storica del Masaf, ha di fatto ottenuto la risonanza mediatica dell’evento; ed è stato impostato – come accennato in apertura di articolo – sull’idea di fotografare una serie di obiettivi comuni da perseguire nel contesto dell’agricoltura italiana, in modo tale da “scavalcare” il tempo di permanenza di un governo (che, saprete bene, tende a essere relativamente basso) in modo tale da dare più stabilità al nostro caro e vecchio Stivale.
Il tavolo degli ex ministri dell’Agricoltura: l’idea di Francesco Lollobrigida
Un confronto che, in altre parole, ha le sue radici nella pretesa – e nella necessità – di una maggiore continuità. “Ho chiesto ai miei colleghi la disponibilità a trasformare questa riunione in una conferenza degli ex ministri” ha commentato a tal proposito un Francesco Lollobrigida evidentemente soddisfatto dell’incontro “che potrebbe essere anche replicata volendo in altri ministeri, perché ci sia una continuità di governo, non si sa mai quanto durano, ma ci devono essere dei punti di riferimento dei punti saldi”.
Certamente l’appello pare ragionevole – “controlli” collettivi basati sull’onere comune nel nome di un lavoro continuo, stabile. Non sorprende, dunque, che proprio la “stabilità” sia stata la parola perno attorno alla quale si è svolto il tavolo: “Ho trovato tanti spunti dai miei colleghi che hanno rappresentato momenti di qualità nel ruolo che hanno avuto” ha continuato Lollobrigida. “E in questo luogo una cosa è fondamentale, i ministri cambiano. Devono rimanere però dei punti di convergenza che travalicano le singole esperienze di governo e che permettono di guardare oltre il singolo Governo, e avere stabilità negli obiettivi di questa nostra Italia”.
Lo stesso Lollobrigida pare avere le idee chiare per quanto concerne il futuro: la stabilità può infatti essere raggiunta “auto imponendoci, come politici, degli obiettivi che rappresentano gli interessi dell’Italia” ha spiegato “e quindi continuare a lavorare su questo e portare il nostro contributo in Europa in maniera sempre più forte attraverso anche un ruolo strategico dell’Italia che non sempre ha avuto”.
Sono quattordici, complessivamente, gli ex ministri dell’Agricoltura che hanno deciso di aderire a questo primo tavolo convocato da Francesco Lollobrigida: Stefano Patuanelli, Maria Teresa Bellanova, Maurizio Martina, Nunzia De Girolamo, Mario Catania, Francesco Saverio Romano, Luca Zaia, Paolo De Castro, Gianni Alemanno, Alfonso Pecoraro Scanio, Walter Lucchetti, Adriana Poli Bortone, Alfredo Luigi Diana e Calogero Mannino (che però non ha potuto partecipare ).