Francesco Lollobrigida ci mette in guardia: bere acqua può uccidere

Francesco Lollobrigida si schiera contro le etichette informative , e nel farlo sottolinea l'esistenza di una sostanza letale: l'acqua.

Francesco Lollobrigida ci mette in guardia: bere acqua può uccidere

“L’abuso di acqua può portare alla morte”. A parlare è un lucidissimo Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e delle Foreste e di tuttecose, in un intervento agli Stati Generali del vino.

L’obiettivo della supercazzola è di rispedire al mittente le paventate etichette di avvertenza sanitaria su vino e altri alcolici. Il risultato è un’arrampicata sui vetri che ricorda i tentativi di costruire i più precari dei collegamenti durante l’esame orale di maturità. Come a dire: non importa quanto la si spara grossa, quel che conta è apparire sicuro di sé.

L’intervento del ministro

bere acqua

“L’abuso può avere conseguenze molto negative, e addirittura pericolose” spiega il ministro. Rimozione delle ghiandole sudoripare, problemi al cervello e al cuore, sangue troppo diluito, insonnia, danni ai reni. Poi la grande rivelazione, il plot twist che consegna il discorso all’immortalità cinematografica: “Uno dice ‘mazza il vino, quante cose fa! Ma questa è l’acqua”. Colpo di scena degno del migliore dei cinepanettoni.

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C’è chi giurerebbe di aver sentito i più fragorosi sospiri di sollievo dal Sud, dove – ci insegna ancora lo stesso Lollobrigida – per fortuna c’è la siccità. Pericolo scampato, insomma. Ma il nostro ministro batte lontano: il suo è un fino gioco di metafore. “Immaginate – prosegue – di inserire una etichettatura allarmistica sulle bottiglie d’acqua”.

Noi, lo scriviamo a scanso di equivoci, saremmo d’accordo. Vogliamo dire: da recenti studi è emerso che il cento per cento delle persone che bevono acqua prima o poi muoiono. Non credete che sia ora di fare qualcosa per fermare questo massacro?

Ad alcuni potrà sorgere il dubbio che il ministro stesse parlando di morti per annegamento; e in tal caso via di etichette in tutti i fiumi e tutti i laghi e tutte le spiagge d’Italia. Ma Lollobrigida, amante del sistemare i puntini sulle i, ha fugato ogni dubbio con un lungo post consegnato alla  vetrina dei social: “È evidente che nessuno possa considerare l’acqua dannosa di per sé, e nel mio intervento sono stato chiarissimo”, si legge.

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Anzi, è la cosa migliore da ingerire, ma come per qualsiasi alimento o bevanda, anche un consumo eccessivo può avere conseguenze negative. Lo dice la scienza, non il ministro”. Segue link scientifico per invitare noialtri faziosi a informarci. Poi si gioca una carta sempreverde: “Confermo che ritengo il vino, alimento presente da millenni nella nostra alimentazione, se assunto in modiche quantità e nell’ambito di una dieta bilanciata, non sia dannoso e possa persino avere effetti positivi”. Qui, ahinoi, manca il link scientifico: chissà, magari è perché dallo stesso Ministero della Salute la pensano diversamente