Francesco Aquila, vincitore di Masterchef, apre il suo ristorante “Zio Bricco”

Sono già programmate tre aperture per "Zio Bricco", il nuovo format di Francesco Aquila. Gli abbiamo chiesto cosa dobbiamo aspettarci dai suoi ristoranti.

Francesco Aquila, vincitore di Masterchef, apre il suo ristorante “Zio Bricco”

Francesco Aquila, vincitore della decima edizione di Masterchef (annata 2020-2021), aprirà ad aprile il suo primo ristorante a Fiumicino. Lo racconta in esclusiva a Il Gusto, mettendo in luce quello che sarà il protagonista della sua impresa: il tagliere come strumento di condivisione e convivialità, in vesti camaleontiche che si adattano alle regioni in cui verrà servito. Perché se la prima battuta parte dal Lazio, dalle parole di Aquila sembra chiaro che l’avventura proseguirà anche su altre sponde – e raggiungendolo telefonicamente scopriamo, infatti, che è proprio così.

Il Tagliere dello Zio Bricco: un format “democratico”

Francesco Aquila

Pugliese di origine, ma trapiantato in Emilia-Romagna – e andato in giro per l’Italia negli ultimi anni – Francesco Aquila aveva fatto il suo ingresso a Masterchef ricordando più o meno vagamente il gastro-imprenditore turco Salt Bae. Da allora, ha “camminato” parecchio, vincendo la decima edizione del cooking show italiano e aprendo, il prossimo aprile, il suo primo (di una serie) ristorante a Fiumicino. Il nome? Il Tagliere dello Zio Bricco, che richiama l’elemento cardine dell’idea gastronomica sottostante, nonché la tipica esclamazione dello chef, diventata anni addietro un piccolo tormentone. Perché proprio il tagliere? “Lo considero un simbolo dello stare assieme e da qui sono partito”, racconta Aquila, dando un assaggio della nuova realtà che aprirà le porte all’interno del centro commerciale The Wow Side, a due passi dall’aeroporto romano.

Com’è il panettone di Francesco Aquila, ex vincitore di MasterChef Italia: Prova d’assaggio Com’è il panettone di Francesco Aquila, ex vincitore di MasterChef Italia: Prova d’assaggio

Tutto commestibile nel tagliere, persino il piatto stesso, ideato in crusca. Verdure, formaggi, marmellate e salumi saranno prodotti semplici, ma ricercati, sempre in veste regionale. Stesso principio varrà per i carboidrati in accompagnamento e per i fritti, camaleontici in base alla località. Il primo Tagliere dello Zio Bricco è inteso come trampolino di lancio per una serie di prossime aperture in altre zone d’Italia. Come ci svela il diretto interessato, se ne prevede una seconda sempre a Fiumicino, poi una terza tra Milano e Como.

Aquila ci sottolinea la volontà di democratizzare l’accesso al cibo semplice ma buono, a prescindere dall’età e dalla disponibilità economica, con particolare attenzione, per l’approvvigionamento, alle aziende meno conosciute. “Mi piacerebbe che i tanti ragazzi che frequentano McDonald’s, spendendo spesso e volentieri la stessa cifra di un tagliere buono e genuino, diventassero miei clienti”, auspica il cuoco-imprenditore. I prezzi varieranno dai 14-15 euro fino ai 22, per i taglieri di mare. L’acqua sarà gratis e la birra rigorosamente artigianale.

Tra le novità del tele-chef anche Maison Aquila, la mini-scuola ristorante su sfondo montuoso dove lo chef darà vita alla sua idea di fine dining. In previsione c’è un menu degustazione unico di almeno sei portate, per un numero limitato di persone.