Cartelli e fototrappole disseminate nei boschi, con l’obiettivo di scoraggiare coloro che invadono terreni privati per raccogliere castagne e altri frutti del bosco. È l’iniziativa di una trentina di coltivatori e proprietari di terreni di Monastero Vasco (CN), stanchi di essere derubati dei frutti del proprio lavoro dopo aver custodito e curato i boschi per tutto l’anno. Una causa che è destinata a prendere piede e ad attrarre ancora più aderenti: l’obiettivo, infatti, è quello di installare più di cento fototrappole e 300 cartelli per combattere questo tipo di abusi e sensibilizzare i visitatori al rispetto del lavoro altrui.
“Ogni anno con la maturazione del frutto vediamo i nostri frutteti invasi da persone che ritengono lecito fare ciò che vogliono per il solo fatto che le castagne si trovano a terra”, spiegano gli aderenti dell’iniziativa. “Quando queste persone vengono redarguite perché si trovano sulla proprietà privata, in alcuni casi tengono anche un comportamento aggressivo, e molti di noi proprietari sono persone anziane, magari sole. Le stesse cose avvengono durante il periodo della nascita dei funghi: nonostante sia regolata da una legge regionale, puntualmente questa viene disattesa. Custodiamo i castagneti con fatica tutto l’anno, e ci siamo stancati di vedere calpestati i nostri sforzi e la nostra dignità”.
Il gruppo sostiene di aver ricorso a questa iniziativa perché senza misure di questo genere i loro interessi non sarebbero sufficientemente tutelati, anzi: secondo il loro parere le limitazioni e divieti nelle operazioni di mantenimento del patrimonio forestale sovente ostacolerebbero il loro operato, e ciononostante si sforzano comunque di rispettare i regolamenti. “Però le regole devono essere rispettate da tutti”, concludono i promotori.