Forza Italia ha deciso di dedicarsi alla lotta contro gli sprechi alimentari. O almeno lo hanno fatto due suoi deputati. Giandiego Gatta, deputato di Forza Italia e responsabile nazionale del Dipartimento pesca e acquacoltura di FI e Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, hanno deciso di presentare una proposta di legge contro gli sprechi alimentari. E tale proposta vuole proprio rendere obbligatorio l’uso della doggy bag. Tanto che tale proposta di legge è stata chiamata “Obbligatorietà della doggy bag”.
Doggy bag obbligatoria?
La doggy bag dovremmo conoscerla tutti. Si tratta di un contenitore in cui si possono mettere gli avanzi di pranzi e cene al ristorante in modo da portarseli a casa e mangiarli poi in un secondo momento. Il concetto è semplice: visto che quel cibo che abbiamo avanzato lo abbiamo pagato, perché non portarselo a casa per mangiarlo successivamente al posto di buttarlo via?
In Italia diciamo che non siamo molto avvezzi a questa pratica. Un po’ perché non tutti i ristoranti hanno a disposizione i contenitori adatti (anche se molti, effettivamente, quando si avanza un quantitativo cospicuo di cibo, chiedono se si vuole portarlo a casa), un po’ perché c’è una certa qual italica resistenza che ragiona più o meno così “Doggy bag? Portare a casa gli avanzi a casa? Mica voglia fare la figura del poveraccio davanti a tutti”.
In realtà la doggy bag appare abbastanza sensata nell’ottica di contrastare gli sprechi alimentari. Tuttavia l’introduzione di un’eventuale obbligatorietà non ci pare scevra da criticità varie. Specie se, come spesso accade in Italia, vengono fatte leggi senza pensare poi a come metterle in pratica nella realtà dei fatti. Per esempio, dal punto di vista dei ristoratori, si tratterebbe di avere qualche spesa in più per quanto riguarda l’acquisto dei contenitori. Oltre a dover riorganizzare un minimo il lavoro. E questa obbligatorietà varrebbe anche per fiere e sagre? Perché in quel caso l’organizzazione del tutto si complica ulteriormente.
Giandiego Gatta, però, è ottimista su questa proposta. L’obiettivo di questa legge, anzi, di questa proposta di legge è quello di dare un contributo nel contrastare gli sprechi alimentari. Il che ci sta, visto che è anche uno degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
Gatta riporta poi i dati della Fondazione Bdfn: ciascun italiano all’anno spreca 65 kg a testa. E questo soprattutto per comportamenti sbagliati nei consumi, sia in casa che al ristorante.
Gatta ha continuato ricordando che la pratica della doggy bag è una realtà di fatto ormai da molto tempo negli Stati Uniti (confermo, ma lì è una questione di necessità: le porzioni sono così pantagrueliche che ci sta che uno non riesca a finirle). Inoltre è anche obbligatoria in Francia e Spagna (anche se non mi pare che mi sia mai stata offerta questa opportunità durante un recente viaggio in Spagna, nessun ristorante ha mai chiesto se volessimo una doggy bag con gli avanzi).
Comunque sia, per Gatta introdurre in Italia l’obbligo di doggy bag è sia un atto di buon senso, in quanto aiuta a combattere gli sprechi alimentari, sia un atto con finalità sociali e solidali.
Comunque sia, Gatta non è il primo ad aver pensato di rendere obbligatoria la doggy bag. Anche Luca Zaia, un po’ di tempo fa, si era detto favorevole a questa procedura.