Una bella scorpacciata prima di andare a dormire, mille dollari in più per il conto in banca. E sì, prima che ce lo chiediate – vi sarà comunque permesso lavarvi i denti prima di coricarvi. Vi sembra troppo bello per essere vero? Beh, allora vi conviene rispolverare il curriculum e ritornare a essere sospettosamente attivi su LinkedIn, perché abbiamo trovato l’offerta di lavoro che fa per voi: Sleep Junkie, una società di ricerca affiliata a un rivenditori di materassi, Amerisleep, sta infatti cercando partecipanti a uno studio che punta a risolvere un vecchio mito – ma è vero che mangiare formaggio prima di mettersi a letto fa venire gli incubi?
La buonanotte del goloso
“I nostri esperti del sonno forniranno un elenco di formaggi che dovrebbero essere consumati ogni settimana, da una varietà di tipi di formaggio, come blu, duro, morbido e lavorato” si legge nell’annuncio di lavoro. Fanno sul serio, eh. “La sperimentazione includerà anche formaggi vegani e senza lattosio all’interno della selezione”. Giusto: d’altronde, se dobbiamo affrontare un mito, occorre farlo per bene e non lasciare nulla al caso – nemmeno il formaggio pensato apposta per chi, di solito, il formaggio non può (o non vuole) mangiarlo.
Attenzione, però: il vostro compito, una volta assunti, non sarà solamente farvi una scorpacciata di gorgonzola e poi buonanotte e sogni d’oro. Dopo aver assaggiato i formaggi indicati dagli esperti ed essersi addormentati, infatti, i partecipanti dovranno scrivere una valutazione il più precisa e completa possibile sui propri sogni, indicando la presenza di eventuali incubi e la qualità complessiva del sonno.
Lo studio avrà una durata totale di tre mesi, al termine dei quali i partecipanti verranno compensati con i mille dollari promessi. Lo sappiamo, lo sappiamo: speravate in una posizione in full time per mandare al paese il capo che nelle ultime settimane è diventato insopportabile. Essere pagati per dormire e mangiare, in ogni caso, non ci sembra affatto male.
È bene notare che i candidati dovranno accontentare una serie di requisiti: avere almeno 21 anni, dormire da soli, mantenere un programma di sonno il più possibile fisso e coerente e possedere uno smartwatch o un fitness tracker. Saranno per di più squalificati tutti coloro che soffrono di problemi nell’addormentarsi, come l’insonnia, o che soffrono di intolleranza al lattosio.
Insomma, l’offerta pare valida; anche se la nostra preferita rimane quella di qualche mese fa del produttore di yogurt Siggi’s: in quel caso il pacchetto assunzione prevedeva un pagamento di cinquantamila euro per trasferirsi in Islanda. Non male.