Il mondo del formaggio italiano chiude i primi cinque mesi dell’anno in corso con un’ottima performance nei mercati esteri: stando al più recente rapporto redatto dal Clal, infatti, gli acquisti dei latticini tricolori negli Stati Uniti sono cresciuti del 14,2% in quantità su base tendenziale – un aumento che di fatto pone l’Italia al primo posto tra i Paesi fornitori. Buona anche la performance in Giappone: qui lo Stivale è avanzato dell’11,2% su base annua, anche se della rinnovata passione del Sol Levante per il formaggio ve ne avevamo già parlato.
Importante considerare, rimanendo nel contesto giapponese, che l’aumento di cui sopra acquisisce un valore particolarmente positivo quando consideriamo che va a inserirsi in un quadro di calo dell’import per i loro formaggi (secondo i calcoli del -2,9%), che secondo il parere degli esperti può essere imputato al manifestarsi delle difficoltà alla logistica e dall’incremento dei prezzi unitari (+5,4%). Si segnalano, infine, gli ottimi risultati ottenuti in Canada: le importazioni della Foglia di Acero sono aumentate dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, sicuramente spinte dall’accordo Ceta con l’Unione Europea. L’Italia vanta così una quota di mercato del 17% e il secondo gradino del podio nella classifica dei fornitori, piazzandosi dietro gli Stati Uniti e davanti alla Francia, che invece ha visto le proprie vendite ridursi dell’11,4%.