Forbes Under 30 è giunta alla sua quinta edizione e ancora una volta ha individuato cento dei giovani italiani che, grazie alla loro creatività e spirito d’intraprendenza, stanno costruendo il nuovo volto del lavoro, del divertimento, dell’arte e anche (ultimo ma certo non per importanza) del food. Cento nomi, per l’appunto, poi declinati secondo 20 categorie secondo il proprio settore di riferimento: e non ce ne vogliano cantanti, sportivi o scienziati, ma noi golosi vorremo dedicare soprattutto qualche riga a coloro che si sono distinti nell’intricato (e a volte difficile) panorama del food italiano nel 2022.
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Miglior cameriere d’Italia nel 2019 e più recentemente volto di Food Couture, Gabriele Bianchi ha avuto il merito di unire la figura dell’influencer con l’ecosistema sala e accoglienza nel tentativo di avvicinare il grande pubblico al mondo del personale che opera tra i tavoli. Vanta numerose apparizioni in televisione, e ha anche firmato il libro Cacio, pepe e kombucha.
Pugliese trasferito a Milano, il 29enne Andrea Lippolis è il noto fondatore di Feat Food, un ambizioso progetto di meal planning e delivery messo a punto per consegnare pasti sani creati sulla base del fabbisogno nutrizionale dell’utente, che viene calcolato dall’intelligenza artificiale di un algoritmo. Qualche numero? La startup vanta già 30 dipendenti e ha raccolto più di 4 milioni di euro.
Alessandro Rotolo ad appena 27 anni è co-proprietario e vice presidente di Friulane Schioppetto e Volpe Pasini, e viene ampiamente considerato come una delle figure di maggior rilievo nel panorama enoico italiano; tanto da rappresentare il mondo del vino nella classifica redatta da Forbes.
I numeri di Edoardo Maggiori parlano chiaro: 29 anni e 12 locali gestiti a Milano, conditi da una già sfavillante carriera nel mondo della consulenza nella ristorazione. Maggiori è anche ideatore e fondatore (sì, tra le altre cose, ma mica vogliamo farci mancare nulla) de La Filettiera Italiana, un locale piuttosto particolare dove l’intera filosofia aziendale gira attorno a un unico taglio di carne, come suggerisce il nome: il filetto.
Anche Lorenzo Sirabella è un volto conosciuto di Milano: è infatti il pizzaiolo di Dry, in via Solferino, e già nel 2019 fu eletto come Giovane dell’anno dalla classifica di Top 50 Pizza. Da allora, ovviamente, altri titoli e riconoscimenti per il suo operato non sono affatto mancati, come l’ottenimento dei Tre Spicchi nella guida alle pizzerie del Gambero Rosso e, più recentemente, l’inserimento nella Forbes Under 30.