Quando viene annunciato un nuovo cooking show c’è sempre un po’ di fermento. Sarà qualcosa di originale? Qualcosa di già visto? Sarà istruttivo, divertente o ci annoierà e ci fermeremo alla prima puntata? Però quello che sta per arrivare su Food Network è qualcosa che non si era mai visto prima (e questo non è necessariamente un giudizio positivo, sia ben chiaro). Stiamo parlando, infatti, di Food Games il primo programma di cucina dove non bisogna cucinare. Eh?
Food Games, il paradiso di chi ama la teoria, ma non la pratica
Converrete con noi che è alquanto singolare un cooking show dove non si cucina. Ma come funzionerà Food Games? Per ora non è che si sappia molto, Food Network ha rilasciato pochi dettagli.
Sappiamo che si terrà dall’11 gennaio ogni giovedì alle ore 21.00 (in diretta concorrenza con MasterChef? Impavidi). Il programma sarà condotto da Fabio Esposito, volto noto su Food Network. Lo stilista e fondatore del brand Coconuda, nonché conduttore, infatti, lo abbiamo già visto nei format Pazzi di Pizza insieme a Sal Da Vinci e Stilista in cucina.
I due giudici, invece, saranno lo chef Marco Gallo e l’attore Francesco Procopio, noto per Un’estate ai Caraibi, Impepata di nozze, Effetti indesiderati e Gomorroide. Perché un attore come giudice di un cooking show? Non lo sappiamo, chiedetelo a Food Network.
Comunque sia, Food Games parte da un presupposto semplice: visto che ormai ricette e trucchi saltano fuori da tutte le parti, ormai siamo tutti più o meno bravi in cucina (ehm, no, non funziona proprio così, altrimenti dopo aver visto tutte le edizioni di MasterChef dovrei avere un posto onorario fra i giudici). Tuttavia non è detto che tutti conoscano bene alimenti e materie prime (errore mio che davo per scontata una conoscenza del genere prima di intraprendere la strada degli “aspiranti chef”).
Da qui l’idea di creare un cooking show dove, puntata dopo puntata, due aspiranti cuochi si sfideranno non sulla loro bravura ai fornelli, bensì sulla loro preparazione e conoscenza in materia culinaria. Già, avete capito bene: da come viene promosso il programma, non dovremmo vedere gente affannarsi ai fornelli, ma solo fare sfoggio delle loro conoscenze teoriche. Quindi tutta teoria e niente pratica.
Ma non siamo così pessimisti: questa deve essere la rivincita di tutti noi cucchiai neri, coloro che sono negatissimi in cucina e per cui anche cuocere un toast risulta un’impresa insormontabile, ma che a furia di vedere cooking show ormai, a livello teorico, sono in grado di capire dove i vari concorrenti dei cooking show stanno sbagliando. Bacchettandoli con aria saputa anche dai loro comodi divani, nonostante abbiano appena googlato “Per quanti minuti cuocere un toast?”.
Comunque sia, Food Games si svolgerà all’interno di In Cibum – Scuola di alta formazione gastronomica. Staremo a vedere come sarà la prima puntata: o è la rivoluzione del secolo o una deliziosissima trashata. Ai posteri l’ardua sentenza.