Il servizio di food delivery presta il fianco a diverse criticità non solo in termini di garanzie contrattuali, ma anche di sicurezza stradale. A Verona è infatti partita da pochi giorni l’iniziativa “Pizza sicura”, con la quale gli agenti di Polizia hanno intensificato i controlli sui rider, che spesso non rispettano il codice stradale passando, ad esempio, con il semaforo rosso o,nel peggiore dei casi, si muovono con motorini senza patente di circolazione.
L’obiettivo di questa operazione è da una parte quello di tutelare i lavoratori dallo sfruttamento, e dall’altra impedire che i rider infrangano le norme stradali arrecando danni agli altri utenti. Capita infatti molto spesso che i fattorini su due ruote – essendo pagati “a consegna” – infrangano il codice stradale per ottimizzare i tempi e quindi guadagnare più soldi, effettuando più consegne. Altro problema è che molti rider girano per le città senza i documenti per circolare, come patente, assicurazione o revisione.
Grazie ai controlli più serrati di “Pizza sicura”, nelle scorse settimane sono stati fermati 33 rider di sera, e di questi 21 a bordo di un motociclo e 12 in bicicletta. Il 60% la percentuale di quelli multati. Tra le situazioni più critiche, quella di un fattorino pakistano senza patente multato con un verbale da 5 mila euro e un fermo amministrativo del veicolo per tre mesi. Tanti anche i mezzi senza revisione, assicurazione, i rider che sono passati con il semaforo rosso e quelli in bicicletta senza illuminazione.