In tempo di politically correct a ogni costo, succede anche questo. Alcuni food blogger asiatici hanno chiesto di smettere di usare la parola “curry” in quanto, a loro dire, si tratterebbe di un’invenzione coloniale.
Questa iniziativa è partita dalla food blogger della California Chaheti Bansa. Tramite un video pubblicato su Instagram (che ha ricevuto milioni di visualizzazioni), ecco che Bansa ha sostenuto che la parola curry è stata abusata per troppo tempo. Secondo la food blogger, gli stranieri utilizzano il termine curry per descrivere qualsiasi piatto venga prodotto in Asia.
La blogger ha poi continuato sottolineando che curry è un termine generico (qui trovate un approfondimento su che cosa sia il curry e su come si prepari) che è stato reso popolare dai bianchi che non hanno mai voluto imparare i veri nomi dei loro piatti.
Bansa in realtà non vuole cancellare del tutto la parola, ma solamente porre fino al suo uso sbagliato.
A confermare le sue parole ci sarebbe anche Ilyse Morgenstein Furest, un professore associato di studi religiosi che lavora all’Università del Vermont. Secondo l’interpretazione del docente, la parola curry è nata per un errore di trascrizione da parte degli inglesi della parola tamil “kari” che vuol dire “salsa”. E a conferma della sua tesi c’è il fatto che la parola “curry” non è presente in nessuna lingua asiatica.
Qui trovate il video in questione pubblicato su Instagram: