Calmi, calmi – se pensate che questo sia il capitolo conclusivo dell’avventura Crazy Pizza vi sbagliate di grosso. Chiaro, ci auguriamo che la diatriba tra Flavio Briatore e i pizzaioli napoletani – iniziata con un’insinuazione velenosa dell’imprenditore piemontese e terminata con discutibili commenti sulla munificenza di San Gennaro – sia terminata, ma la chiusura improvvisa della sede romana del suo brand di pizzerie non è affatto definitiva.
Come lo stesso Briatore ha raccontato tramite una serie di storie pubblicate sul suo profilo di Instagram, infatti, il locale è stato “obbligato a chiudere per mancanza d’acqua“: stando al suo resoconto la situazione è rimasta in bilico fino alle 19 di sera, con il personale del locale che a più riprese ha tentato di contattare la CEA (a partire dalle due del pomeriggio) senza tuttavia riuscire a sbloccare la situazione. “Nel condominio non c’era acqua: non ci hanno neanche detto se fosse possibile ripristinare o no, e a questo punto abbiamo dovuto chiudere” continua l’imprenditore, che si prende anche il tempo di scusarsi con i clienti rimasti a bocca asciutta.
“Stamattina ci siamo operati noi con i nostri tecnici e abbiamo un altro numero civico vicino per cui abbiamo ripristinato l’acqua da soli” spiega poi Briatore, che sottolinea come nel frattempo la situazione ufficiale rimanga di fatto ancora bloccata: “Stavano arrivando delle autobotti” spiega a tal proposito, “delle robe da terzo mondo”. La conclusione? “Chi fa da sé fa per tre” e Crazy Pizza torna ad aprire – per la felicità di Michelle Hunziker – ma il dubbio rimane: e se l’interruzione dell’acqua fosse stata causata dal malocchio?