Immaginiamo che sporgersi dalla finestra di casa e notare che l’acqua nel porto cittadino è diventata rosso sangue sia un’esperienza tutt’altro che rilassante – moria improvvisa e violentissima di pesci? Un’antica maledizione risvegliata da chissà che pratica sacrilega? Holi party finito male (malissimo)? Gesù è risorto e anziché fare quel vecchio trucchetto con l’acqua e con il vino si è svegliato incazzato? Niente di tutto questo, a dire il vero – tutto merito (o colpa, in base ai punti di vista) di una perdita in una fabbrica di birra. Siamo nella cittadina di Nago a Okinawa, in Giappone, e come appena accennato a causare il cambio di colore dell’acqua è stata una fuoriuscita di un colorante alimentare presso il vicino stabilimento di Orion Breweries: dopo essere filtrato nel fiume che lambisce la fabbrica, il colorante è giunto fino al porto della città tingendone le acque di un color scarlatto.
Un fiume color rosso sangue e le scuse della fabbrica di birra
Le comprensibili preoccupazioni dei residenti di Nago vertevano soprattutto sul sospetto che le acque rosse fossero avvelenate e dunque pericolose: Orion Breweries, appreso quanto successo, non ha pertanto esitato a pubblicare un comunicato stampa di scuse “per avere causato enormi problemi e preoccupazioni” ai cittadini. Un gesto carino, ci mancherebbe, ma il dubbio rimane – ‘sto fiume rosso sangue era pericoloso o no?
Come anticipato in apertura di articolo la cosiddetta pietra dello scandalo sarebbe il glicole propilenico, tradizionalmente impiegato per assorbire l’acqua in eccesso e “generalmente riconosciuto come sicuro” nel contesto alimentare da parte delle autorità sanitarie. La stessa fabbrica di birra “incriminata”, nella propria ammissione di colpe, si è affrettata a dichiarare che, per quanto appariscente, il fiume rosso sangue non rappresentava alcun tipo di rischio per la salute.
La perdita, che si ritiene abbia avuto origine in uno dei sistemi di raffreddamento del birrificio, si è verificata nella mattinata di martedì 27 giugno ed è stata tappata intorno alle ore 9:30 del mattino, stando a quanto riportato dai media giapponesi. Una volta filtrato nel vicino fiume attraverso le grondaie dello stabilimento, il colorante sarebbe stato trasportato fino al porto di Nago.
Il presidente di Orion Breweries, Hajime Murano, ha dichiarato ai media giapponesi che la società stava indagando su come si fosse verificata la fuga di notizie, aggiungendo che avrebbero preso misure per evitare che un simile incidente si ripetesse. Ma se dovesse ricapitare almeno cambiate colore, che altrimenti oltre che sbadati sareste pure noiosi.