A Firenze scoppiano le polemiche in merito ai turisti che mangiano sui gradini degli Uffizi o su altri monumenti storici. Tornano i turisti e tornano le cattive abitudini a quanto pare. Finito il lockdown, terminato il divieto di spostarsi da regione a regione, i turisti hanno ricominciato a presentarsi. Solo che a Firenze ha preso piede di nuovo il “turismo del bivacco”.
I marciapiedi, i gradini degli Uffizi, la Loggia sono stati presi d’assalto da turisti affamati, intenti a mangiare panini con la mortadella o la finocchiona. Difficile anche transitare su questi marciapiedi in quanto ovunque c’era gente con le mandibole attive.
Claudio Bianchi, presidente di Confesercenti Firenze, non ha dubbi: non è questo il tipo di turismo che potrà far ripartire l’economia. E’ il turismo mordi e fuggi, quello dei curiosi che fanno un salto per vedere la città non molto affollata e che si piazzano a fare uno spuntino dove non dovrebbero.
Bianchi sostiene che Firenze abbia bisogno di regole più stringenti che proteggano il patrimonio culturale e artistico e che non banalizzino l’offerta commerciale. L’ordinanza che vietava ai turisti di usare i gradini degli Uffizi o la panchina della Loggia de’ Lanzi per mangiare o l’aggiunta di qualche panchina per salvare i marciapiedi non sono sufficienti.
E’ necessario che, soprattutto in questo periodo di ripartenza, vengano fatte scelte politiche precise in merito alle norme sulla somministrazione e sugli spazi necessari.