Ci sono individui che riescono a diventare simbolo e sinonimo di un angolo identitario di una città intera. È il caso di Marcello Pugi, conosciuto anche e soprattutto come il “re della schiacciata”, titolare degli omonimi forni che punteggiano le vie di Firenze. Dopo una vita al servizio della panificazione, Pugi si è spento all’età di novant’anni.
Pane e pizza, un duo naturalmente immancabile in ogni forno che si rispetti, ma in quel di Firenze il nome e la fama di Marcello Pugi erano, come già accennato, legati in particolare alla schiacciata all’olio, ricetta sobria e puntualmente eseguita nel pieno rispetto della tradizione, dagli anni Settanta a oggi.
Marcello Pugi, il re della schiacciata di Firenze
Quello della panificazione era l’affare di famiglia: Marcello Pugi aveva iniziato a lavorare nel forno che suo padre, Lorenzo, aveva aperto a Campo di Marte quasi un secolo fa, nel 1925. Alla morte del padre, nel 1951, Marcello decise di proseguire l’attività ed ereditò quindi la bottega; mentre suo fratello Gianfranco, di appena una manciata di anni più grande, preferì invece spostarsi in un altro panificio dalle parti di Via Doni, mantenendo tuttavia sempre il nome Pugi.
Così due fratelli stavano piazzando le prime pietre, sulla terra già dovutamente battuta dal padre, per creare quella che nel tempo si sarebbe affermata come una vera e propria istituzione cittadina. Nel corso degli anni la tradizione di famiglia venne raccolta anche dal figlio dello stesso Marcello Pugi, chiamato anch’egli Lorenzo, che aprì un altro negozio nel pieno cuore di Firenze, a piazza San Marco, nota meta di pellegrinaggio per gli studenti affamati.
In molti, evidentemente toccati dal ricordo di una schiacciata condivisa tra amici o tra una sessione di studio e l’altra, hanno espresso il proprio cordoglio tramite i social. “ll forno Pugi è un’ istituzione a Firenze ma per fortuna la tradizione è portata avanti dal figlio” si legge ad esempio su Facebook. “Condoglianze alla famiglia”.
Anche le autorità cittadine si sono unite al lutto della famiglia. “Che dispiacere” si legge nella didascalia di un post apparso sul profilo Instagram del sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Il Pugi a Firenze è un istituzione. Alla famiglia e ai dipendenti il nostro il nostro cordoglio più sincero”.
Stando a quanto riportato dai giornali locali i forni situati in viale De Amicis, via G. P. Orsini, via San Gallo e piazza San Marco rimarranno chiusi per lutto. Le funzioni funebri, invece, si terranno nella giornata di oggi, 2 gennaio, presso la chiesa di San Salvi alle ore 15:30.