Le forze dell’ordine di Firenze sono dovute nuovamente intervenire per far chiudere il ristorante pizzeria Tito di via Baracca, di proprietà di Momi El Hawi, noto per essere uno dei volti di punta del movimento IOApro.
All’interno della pizzeria del ristoratore, nel momento dell’intervento della polizia, si trovavano infatti 38 clienti tranquillamente impegnati a mangiare e bere al tavolo, in palese violazione delle normative anti Coronavirus che non permettono l’apertura dei locali e sicuramente, fino al 26 aprile, non consentono in alcun modo di mangiare in un ristorante per la cena.
Ma il principio portato avanti da IOApro e dai ristoratori che vi aderiscono, primo fra tutti appunto Momi El Hawi, è proprio quello della “disobbedienza” a queste norme per contenere il diffondersi dei contagi da Coronavirus, considerate dai ristoratori appartenenti al movimento ingiuste e liberticide.
Così, Momi El Hawi continua a far lavorare il suo ristorante di via Baracca a Firenze, e la polizia continua a intervenire multandolo e facendolo chiudere. Così è avvenuto anche ieri sera, con l’apposizione dei sigilli al locale di Momi e l’imposizione della chiusura per cinque giorni, una multa alla proprietà e ai clienti presenti e colti in flagrante violazione delle normative.
[Fonte: La Nazione]