Buone notizie arrivano da Firenze. Se siete amanti dell’arte e della buona tavola, allora potrete unire le vostre due passioni pasteggiando nel nuovo ristorante che aprirà negli spazi delle Reali Poste agli Uffizi di Firenze. I restauri dell’area, infatti, sono finalmente stati terminati, dopo tre anni e mezzo di lavori.
Cosa si sa del nuovo ristorante degli Uffizi di Firenze?
Le Reali Poste sono un’ala del museo che si trova al piano terra, dietro la loggia dei Lanzi. Ovviamente al momento non esiste ancora nessun ristorante: il bando è appena stato scritto e dovrebbe essere pubblicato nel corso delle prossime settimane.
Per quanto riguarda il menu, dovrà rispettare dei precisi criteri, il più importante dei quali è quello che dovrà essere dedicato del tutto alla cucina toscana. Tuttavia saranno presenti anche voci appartenenti a specialità culinarie delle altre regioni (che i turisti dovrai pur accontentarli tutti, o no?). Nulla è stato, invece, reso noto per quanto concerne i prezzi.
Inoltre le Reali Poste conserveranno in parte il loro ruolo di spazio espositivo. Qui, a rotazione, verranno esposte opere provenienti dai depositi del museo. Il ristorante avrà anche un suo accesso sul piazzale degli Uffizi e rimarrà aperto sia a pranzo che a cena.
Tuttavia, essendo le Reali Poste una parte integrante degli Uffizi, ecco che per accedere al ristorante bisognerà avere o un biglietto giornaliero o un abbonamento annuale.
Il fatto che da marzo il biglietto d’ingresso aumenterà da 20 a 25 euro, ha poi scatenato un piccolo battibecco durante la conferenza stampa che si è tenuta a seguito della visita del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Qui Schmidt, direttore degli Uffizi e il sindaco Nardella si sono punzecchiati proprio sulla questione prezzo. Schmidt ha proposto che parte della tassa di soggiorno, che fra l’altro dovrebbe aumentare pure lei a breve, possa essere usata per permettere l’ìngresso gratuito ai fiorentini.
Dal canto suo, però, Nardella ha ribattuto che la tassa di soggiorno non basterebbe a coprire i costi. E che serve per rendere più accogliente e sicura la città.
Il restauro di questi spazi ha permesso sia di mettere in sicurezza l’ambiente che di riparare il lucernario, riportando alla luce i colori originari dei materiali.
Al momento altri dettagli sul ristorante non si hanno, ma di sicuro il fatto che per accedervi bisognerà per forza acquistare il biglietto d’ingresso potrebbe non essere una mossa vincente: magari c’è chi vorrebbe provarlo senza visitare gli Uffizi. Che in futuro venga prevista anche una modalità del genere? Ovviamente impedendo a chi accede solo al ristorante di poter svicolare nel museo annesso.