Da Fipe e Fiepet arriva la protesta dei ristoratori: dal 23 dicembre e per tutte le festività di Natale esporranno fuori dai loro locali il cartello “Basta!” per contestare tutte le restrizioni imposte alla categoria dal Governo nell’ottica di arginare la diffusione del Coronavirus.
Fipe e Fiepet hanno spiegato che ristoratori e gestori dei pubblici esercizi italiani non intendono far passare Natale e Capodanno sotto silenzio essendo stati costretti a tenere le serrande abbassate. Il cartello esposto vuol anche essere una critica contro il caos normativo che ha caratterizzato gli ultimi mesi.
Nel documento pubblicato da Fipe e Fiepet si parla di 22 Dpcm, 36 Decreti Legge, 160 giorni di chiusura e un numero incalcolabile di ordinanze regionali che hanno portato a una differenza notevole fra quanto annunciato e quanto attuato.
Le associazioni di categoria dicono “Basta!” a un Governo che apre e chiude le aziende come se fossero interruttori e che vieta il lavoro senza trovare un modo per tutelarle. Fipe e Fiepet spiegano che i locali e i negozi sono in grado di lavorare in sicurezza. Per questo motivo chiedono anche ai clienti di continuare a sostenerli.
Al Governo, invece, chiedono un altro Dpcm:
- Dignità relativa ad attività essenziali e sicure
- Prospettiva di un piano di riqualificazione e sviluppo
- Chiarezza per quanto riguarda i tempi di riapertura a gennaio
- Manovra correttiva per ottenere indennizzi adeguati e ristori calcolati sulle perdite reali, un sostegno all’indebitamento e la risoluzione dei problemi relativi agli affitti