Finish contro lo spreco d’acqua con un mega cassonetto a Roma, ma qualcuno si chiede come è stato fatto?

Messaggi ecologici su bestioni di plastica. Ha davvero senso?

Finish contro lo spreco d’acqua con un mega cassonetto a Roma, ma qualcuno si chiede come è stato fatto?

Quando un’azienda sceglie di comunicare forte sul proprio impegno ecologico, il confine tra virtù e greenwashing è sempre molto labile, se poi si sceglie una modalità espressiva volutamente provocatoria, ai limiti della moderna installazione artistica, il rischio di prendersi un giudizio estetico alla Fantozzi con la Corazzata Potëmkin diventa ancora più concreto. Vi risparmieremo il nostro giudizio al riguardo, ma dobbiamo riportare che, quest’anno, Finish ha voluto prendere proprio quella strada, per la quinta edizione dell’iniziativa “Acqua nelle tue mani”, allestendo a Roma, in largo dei Lombardi, una particolare piazzola ecologica: tra due classici cassonetti del vetro e della plastica ne svetta uno blu, gigante, dalla capacità di ben seimila litri. È il consumo idrico medio in Italia di una famiglia di quattro persone.

I dati dello spreco

acqua siccità

Al netto della valenza artistica della cosa, il tutto è supportato da un’indagine che Finish ha commissionato a YouGov, i cui risultati si commentano da soli: gli italiani consumano giornalmente oltre 220 litri d’acqua pro-capite, contro i 123 della media europea, una bella differenza, di cui solo un misero 35% dei nostri compaesani è consapevole, con il 78% che invece ritiene di consumare meno di 200 litri ogni giorno e il 5% tra i 200 litri e i 300 litri. Quello idrico è, d’altronde, uno spreco invisibile, di cui ci si preoccupa solo durante le crisi di siccità estive, ormai divenute consuetudine, e una raffigurazione fisica e concreta del problema rende sicuramente meglio l’idea. Al netto della bontà del messaggio veicolato e del “perché se ne parli” è lecito comunque chiedersi il senso di trasmettere concetti ecologici su un bestione di plastica, materiale che, stando agli ultimi dati diffusi da CoRePla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica), richiede 180 litri di acqua per ogni kilo, e pesa su ogni italiano con ben 50 litri al giorno in media.

Sono pur sempre detersivi

Siccità

Tra i dati ricavati dall’indagine, alcuni stanno particolarmente a cuore al famoso marchio di detersivi per piatti, e parliamo ovviamente di quelli riguardanti l’uso della lavastoviglie: il 32% dei cittadini italiani non controlla abitualmente eventuali perdite d’acqua in casa, il 29% non utilizza la lavatrice a pieno carico e solo il 39% è solito utilizzare la lavastoviglie, grazie alla quale è invece possibile ottenere un risparmio fino a 110 litri d’acqua al giorno. Sul sito di Finish poi, dove si possono approfondire le attività del brand anche degli anni passati, come l’efficace “Guida Turistica ai Deserti d’Italia”, il senso finale dell’operazione appare più chiaro: “con i nostri prodotti risparmi fino a 38 litri d’acqua”. A fin di bene, ma sempre di pubblicità si tratta.