Ogni anno, all’apparire del tridente d’attacco Barbieri-Cannavacciuolo-Locatelli, la vetrina dei social si colora dei soliti commenti insidiosi: c’è chi è convinto che quest’anno sarà certamente l’ultimo, c’è chi s’improvvisa critico televisivo e parla di monotonia e finzione e pilotaggio, c’è chi, non senza un poco di arroganza, si vanta di avere smesso di seguire Masterchef dai tempi del primo “Vuoi che muoro?“.
Capiamoci bene – la Masterclass, a onore del vero, sta a galla; e i numeri ci dicono che a dirla proprio tutta continua a inanellare performance di ascolti di tutto rispetto. Poi è chiaro, il programma ha dovuto fare affidamento – legittimamente, badate bene – a quella deriva narrativa la cui funzione è anche e soprattutto quella di coinvolgere lo spettatore quando l’attenzione (e con essa la palpebra) tende a calare.
Qualche esempio? Ma è facile, su: su tutti, considerando la più recente edizione, spicca in particolare l’opposizione tematica e caratteriale tra Michela ed Eleonora – la cinica e la creativa, l’agguerrita e la candida: rivali perfette. Mischiamoci qualche vaga storiella d’amore per innaffiare il condotto lacrimale et voilà, les jeux sont faits.
Annoiati di Masterchef, abbiamo la soluzione per voi
Insomma, non vogliamo infilarci in quel ginepraio che è ogni discussione riguardante l’appuntamento del giovedì sera con gli outfit caleidoscopici di Bruno Barbieri: più di ogni altra cosa volevamo farvi sapere che quella deriva narrativa adottata dal programma ha evidentemente finito per contagiare gli stessi concorrenti. E che contagio, ragazzi.
Vi presentiamo Beo Grilli, esperto di sopravvivenza interpretato da Niccolò, l’amato medico di Masterchef 13, in un video pubblicato sul suo profilo di Instagram. Missione difficile, la sua: sopravvivere senza acqua, senza cibo e senza aiuti di alcun tipo. A Pantelleria.
La sfida si presenta fin da subito in tutta la sua severità – rocce scottate dal sole, sabbia ovunque che pare la macchina del sottoscritto dopo averla lasciata sotto la pioggia-Sahara qualche giorno fa, aridità prepotente che d’altronde quest’anno la siccità ha colpito solo il Sud, per fortuna.
L’intera avventura è sapientemente costellata da consigli che potrebbero aiutarci a sopravvivere anche nelle situazioni più estreme: approfittare di un Pandino apparentemente abbandonato in uno spiazzo sabbioso, fare incetta di crema solare, valutare direzione del vento e posizione delle stelle e una bussola per individuare il Nord, scoprire che ore sono impiegando un curioso trucco utilizzato dai militari o, diversamente, consultando un orologio da polso. Sapevamo che fossi già attore, Niccolò: non avremmo mai pensato di vederti anche nei panni di un esperto di sopravvivenza.