Non solo qui in Italia il prezzo delle cipolle è aumentato a causa della siccità della scorsa estate, ma anche nelle Filippine ormai i prezzi delle cipolle sono così elevati che sono diventate dei beni di lusso, con annesso fiorente mercato di contrabbando. Esatto, proprio così: nelle Filippine c’è il mercato di contrabbando delle cipolle.
Le Filippine e il mercato di contrabbando delle cipolle
Nelle Filippine il prezzo delle cipolle è salito così rapidamente che qualcuno è arrivato a paragonarle all’oro. Anzi: i prezzi sono tali che i ristoranti sono stati costretti a toglierle dal menu e dai piatti, mentre il governo ha avvertito i viaggiatori a non azzardarsi a importarle senza prima aver ottenuto un permesso speciale.
Secondo i media locali, nel 2021 qui sono state sequestrate cipolle per un valore compreso fra i 500 e i 600 milioni di pesos, pari a 9-11 milioni di dollari. Inoltre le cipolle sono arrivate a rappresentare il 30% dei prodotti agricoli di contrabbando.
Durante le ispezioni, i funzionari hanno trovato cipolle nascoste nei magazzini e nelle casse di vestiti pronte per essere spedite. Solamente il mese scorso le autorità locali hanno scoperto cipolle per un valore di 17 milioni di pesos all’interno di contenitori etichettati come imballaggi per camicie, pantofole e articoli per la casa.
Qualche giorno prima, invece, cipolle per un valore di 20 milioni di pesos, erano state trovate nascoste fra pane e dolci. Nelle Filippine l’inflazione e i rincari sono saliti così tanto che Ferdinand Marcos Jr, il presidente della nazione, ha parlato di una situazione d’emergenza.
Questo aumento delle cipolle è senza precedenti. Leonardo Lanzona, dell’Università di Manila, ha spiegato che 1 kg di cipolle costa 720 pesos, pari a 13 dollari. Per fare un paragone, nella capitale il salario minimo giornaliero di una persona è di 533-570 pesos. Questo accadeva a dicembre: da allora i prezzi sono leggermente calati, ma ancora adesso comprare 1 kg di cipolle costa più che comprare un pollo intero.
Ma non sono solo le cipolle ad essere aumentate di prezzo. Anche le uova sono alle stelle (stessa cosa, fra l’altro, succede anche negli Stati Uniti), mentre il Paese ha dovuto affrontare anche una carenza di zucchero.
Alla luce di tali fatti, diversi membri al governo hanno chiesto a Marcos di nominare un segretario separato per l’Agricoltura: in questo modo questa figura potrebbe concentrarsi sul risolvere i problemi alimentari del paese, visto che ogni giorno c’è una nuova interrogazione in merito ai rincari e alla carenza di questo o quel bene alimentare di prima necessità.
Non è ben chiaro perché nelle Filippine ci sia tutta questa carenza di cipolle. Qualcuno sostiene che la causa sia da imputarsi alla mancanza di celle frigorifere per conservarle più a lungo, altri sostengono che sia tutta colpa dei disastri naturali e dei cambiamenti climatici. C’è anche chi dà la colpa all’aumento della domanda post-pandemia, mentre altri sostengono che sia tutta colpa del contrabbando.
Per Lanzona, però, il problema riguarda la distribuzione e non l’offerta. Molte piccole e medie imprese sono state costrette a chiudere durante la pandemia, distorcendo il mercato e dando alle aziende più grandi, quelle che avevano un capitale maggiore per resistere a tale situazione, un potere extra sulla questione.
Al momento Marcos, che in precedenza era stato contrario alle importazioni alimentari, si è trovato costretto a consentire l’importazione di 21.060 tonnellate di cipolle. Ma gli agricoltori sostengono che si è agito troppo tardi: le cipolle di importazione arriveranno sul mercato nell’esatto momento in cui saranno pronte per la raccolta quelle di produzione nazionale.
Il che potrebbe voler dire un ulteriore calo del prezzo di acquisto dagli coltivatori: già adesso i prezzi delle cipolle nei mercati di Manila sono molto più alti rispetto a quanto le cipolle vengono pagate agli agricoltori.