Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa ricevuta da Fileni sulla vicenda dell’allevamento di polli a Monte Roberto, in provincia di Ancona.
“Fileni ha più di mezzo secolo di storia, è per dimensione il terzo produttore in Italia di carni avicole. Dal 2001 produttore di pollo biologico, il Gruppo Fileni è il più grande produttore in Europa di proteine biologiche animali (soprattutto pollo, tacchino, uova, ma anche bovino e altre tipologie di carni), risultato di un percorso valoriale e di costruzione di expertise complesso. Questo percorso culmina, come risulta anche dall’ultimo Bilancio di Sostenibilità certificato e recentemente pubblicato, disponibile sul sito www.fileni.it, nella certificazione di Carbon Neutrality nel perimetro produttivo diretto sin dal 2020, nella trasformazione della società capogruppo in società Benefit nel 2021, e nell’ottenimento, prima azienda al mondo nel settore delle carni, della Certificazione internazionale BCorp nel 2022.
In quanto operatore non solo biologico, ma anche convenzionale, nel 2021 l’azienda ha sottoscritto l’European Chicken Commitment, la richiesta unificata fatta nel 2017 da più di trenta ONG europee per la protezione degli animali al fine di migliorare gli standard di allevamento e macellazione nella filiera dei polli da carne a livello commerciale. Con l’adesione all’European Chicken Commitment Fileni, anche nella sua parte di produzione convenzionale, si obbliga al rispetto dei maggiori standard di benessere animale, in tutte le fasi di vita degli animali.
In merito alla sentenza del Consiglio di Stato intervenuta sul provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) per l’allevamento avicolo convenzionale nel territorio di Monte Roberto, il Gruppo Fileni ribadisce la bontà del progetto che ha portato alla realizzazione del sito nel rispetto delle normative nazionali e regionali, come sempre accade per tutte le sue strutture. L’allevamento, che ha iniziato la sua attività da circa un anno, resta operativo.
Questa ultima sentenza, che segue quella precedente del TAR Marche, entrambe in risposta a legittime osservazioni da parte di un cittadino ricorrente, ribadisce al di là di ogni possibile dubbio la validità del progetto dal punto di vista ambientale e paesaggistico. La stessa sentenza interviene invece su questioni di carattere urbanistico che secondo il Consiglio di Stato avrebbero dovuto richiedere una modifica preventiva al Piano Territoriale di Coordinamento, nonostante le approvazioni rilasciate, le verifiche richieste e i giudizi emessi sino ad ora avessero pienamente confermato la legittimità dell’impianto anche su questo aspetto.
La struttura di Monte Roberto offre sia sotto il profilo igienico-sanitario che paesaggistico le migliori condizioni possibili per l’allevamento, mentre le specie arboree ed arbustive messe a dimora nei pressi dell’impianto favoriscono la compensazione ambientale dell’attività avicola. L’impianto nato dalla riconversione di un allevamento intensivo di bovini rispecchia l’approccio circolare di Fileni, che punta a ridurre l’impatto delle attività sui territori e le comunità. Come per ogni nuova struttura, infatti, a fronte degli obblighi di legge l’azienda si è impegnata ulteriormente a mettere in campo le più avanzate tecnologie e le migliori tecniche volte a garantire il minor impatto possibile sul territorio e per la comunità, nonché il benessere animale.
L’azienda è sempre aperta al dialogo con le realtà del territorio in cui opera, e sta già collaborando con gli organi preposti per l’individuazione di una soluzione che permetta all’attività di proseguire anche alla luce della sentenza in questione”.