Se avevate male interpretato le dichiarazioni di Oscar Farinetti riguardo al suo “parco dei divertimenti a tema food” FICO (“non mi è venuto bene”, aveva detto), benvenuti nel club.
Pensavamo che – con un’onestà che va riconosciuta – Farinetti ci stesse comunicando la fine di un progetto che è sempre sembrato arrancare. Un parco giochi che non è mai stato un vero parco giochi, ma più una gigantesca evoluzione di Eataly. Ma non tutto è quello che sembra, evidentemente. La chiusura di FICO, specificano da FICO stesso, è in realtà una sorta di pausa di riflessione (lo stesso Farinetti, a dire il vero, aveva parlato di una riapertura futura con diverse progettualità): un momento di stop per ripensare il progetto e tornare più forti e fichi di prima. Cosa che non ci sembra una grande novità, visto che già nel 2021 l’amministratore delegato di quella che avrebbe dovuto essere la “Disneyland del cibo” ci aveva parlato della necessità e della volontà di un cambio di rotta.
Le precisazioni di FICO
Ma tant’è, evidentemente le esternazioni di Farinetti sono sembrate un po’ troppo sbilanciate e magari frettolose, tanto che l’ufficio stampa si è affrettato a precisare che quella di FICO non è una vera chiusura, grazie e arrivederci, ma più che altro “un’incredibile metamorfosi” “per un viaggio senza precedenti attraverso la bellezza della biodiversità e delle tradizioni delle Regioni italiane”.
Benissimo, diciamo noi, l’idea ci piace. Ma la chiusura è un fatto, seppure temporanea. O forse no, visto che nel nuovo comunicato stampa che abbiamo ricevuto si parla di “una eventuale chiusura temporanea, anche solo parziale”. Quindi, non si sa se chiuderà (forse nella primavera 2024), se chiuderà almeno in parte, se resterà aperto. Si sa che tornerà, almeno a quanto risulta delle comunicazioni ufficiali, come Grand Tour Italia, un’idea che genera nel gruppo “un entusiasmo palpabile”, anche se “i dettagli operativi sono ancora in fase di sviluppo”.
“I tempi e i modi sono ancora tutti da definire e verranno comunicati in anteprima alle realtà direttamente coinvolte quali i collaboratori, partner, sindacati”, dicono da FICO. E noi restiamo qui in attesa, curiosi di vedere come (e quando) sarà Grand Tour Italia.