Feta: quella prodotta in Danimarca viola la Dop greca, vietata la vendita

La feta prodotta in Danimarca e venduta all'estero come tale viola la Dop greca: l'UE dispone il divieto di vendita della feta danese.

Feta: quella prodotta in Danimarca viola la Dop greca, vietata la vendita

Brutte notizie per la feta danese: quella prodotta in Danimarca per l’UE viola la Dop greca, anche quando viene prodotta per essere esportata all’estero. Per questo motivo ne è stata vietata la vendita, con grande soddisfazione da parte della Grecia.

Scoppiata è, la guerra della feta, direbbe il buon Maestro Yoda. Tutto nasce nel 2019 quando la Commissione europea, concorde con Atene e Cipro, aveva contestato alla Danimarca il fatto di non aver impedito ai produttori di formaggio della Danimarca di aver immesso in commercio un formaggio chiamato feta e destinato a essere esportato nei Paesi terzi.

Il fatto è che il formaggio chiamato “Feta” è una Dop protetta e registrata dalla Grecia sin dal 2002: questa specifica denominazione può essere usata solamente per i formaggi originari prodotti in Grecia che rispettano il disciplinare di produzione. Copenhagne aveva cercato di aggirare tale norma sostenendo che il divieto di usare il nome della Dop si applicava solamente ai prodotti venduti negli stati membri dell’UE e non nei Paesi terzi. Anzi, aveva insinuato che il divieto di esportazione era un ostacolo al commercio.

feta

Atene però non era concorde: la Feta Dop greca è un formaggio dall’aspetto bianco e friabile prodotto con latte di pecora e capra, prodotto sin dai tempi dell’antica Grecia visto che Omero la cita nell’Odissea. Dal canto suo la Danimarca produce una sua “feta” solo sin dal 1963, utilizzando però solamente latte vaccino pastorizzato.

Così Atene ha citato in giudizio la Danimarca e la Corte di giustizia UE ha dato ragione alla Grecia: il regolamento su marchi Dop e Igp protegge i prodotti dell’UE anche quando sono destinati a essere esportati nei Paesi terzi. Andando più nel dettaglio, i produttori della feta danesi avrebbero violato i diritti di proprietà intellettuale collegati ai marchi Dop e Igp che tutelano i produttori di alimenti legati a una specifica area geografica.

I produttori danesi avrebbero fatto un uso scorretto della denominazione in quanto non conforme al disciplinare. Alla luce di tali fatti la Danimarca non può produrre una “feta” e venderla come tale nei Paesi terzi in quanto la “Feta” è solamente greca.

La Grecia, ovviamente, è stata lieta di tale sentenza. Christos Apostolopoulos, capo dell’Associazione delle industrie lattiero-casearie greche che produce ben l’80% dei formaggi del Paese, ha dichiarato che si tratta di un “giorno meraviglioso per il formaggio Feta autentico”. Secondo Apostolopulos quello che la Danimarca sta facendo è una vera e propria “frode totale”. L’unico modo in cui le sue aziende possono continuare a produrre e vendere il loro prodotto è chiamandolo “formaggio bianco in salamoia”.