La Festa della Lega a Viadana, provincia di Mantova, sta scatenando polemiche: il partito avrebbe chiesto ai ristoranti una percentuale sugli incassi. Secondo quanto rivelato da Il Fatto Quotidiano, il Carroccio aveva chiesto ai ristoranti del centro storico di creare degli stand e dei punti di ristoro alla festa del partito. Fin qui nulla di strano, se non fosse che la segreteria ha chiesto una percentuale del 20% sugli incassi del weekend, in quanto si ipotizza che il comizio di Matteo Salvini di sabato 28 attiri un sacco di gente.
Sempre secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, la segreteria di zona della Lega aveva tentato di organizzare la ristorazione, ma poi ha deciso che fosse meglio far intervenire i ristoratori del posto. Così ha mandato loro l’invito per partecipare e allestire i loro stand con tanto di tavoli e panche. Solo che ha anche chiesto il 20% degli incassi in quanto i clienti sarebbero stati portati da loro grazie al comizio di Salvini, il quale al momento è alle prese con brioche e Chinotto.
All’opposizione questa mossa di marketing non è piaciuta. Il Movimento 5 Stelle considera “discutibile” la richiesta da parte del partito di avere una percentuale sugli incassi anche perché, a dirla tutta, le spese di allestimento degli stand sono a carico dei ristoratori, tranne quella per l’occupazione del suolo pubblico che, bontà sua, verrebbe pagata dalla Lega.
Critici anche il PD e la lista civica, ma per la Lega non c’è niente di strano nella richiesta: il sindaco vicario Romano Bellini ha precisato che non si tratta di un obbligo, ma di un contributo volontario. E che non è mai stata chiesta una percentuale precisa, bensì solamente una donazione. Inoltre la cosa non è piaciuta proprio a tutti gli esponenti della Lega: Gianni Fava su Facebook ha dichiarato che in una situazione normale una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere alla Lega Nord.