Ferrero ha perso decine di milioni di dollari provando a far crescere le nocciole in Australia

A quanto pare provare a far crescere le nocciole in Australia non è stata una mossa vincente per la Ferrero

Ferrero ha perso decine di milioni di dollari provando a far crescere le nocciole in Australia

Non è andato proprio benissimo il progetto del Gruppo Ferrero in Australia: il tentativo di coltivare qui le nocciole a Riverina, nel Nuovo Galles del Sud, si rivelato alquanto infruttuoso. E pensare che era da dieci anni che l’azienda di dolci italiana ci stava provando. Ma niente da fare: il noccioleto di Riverina e il suo milione di noccioli (del valore di 70 milione di dollari) saranno rimossi. Che fine farà quel terreno? A quanto pare diventerà un terreno ad uso gratuito.

Cosa è andato storto con le nocciole Ferrero in Australia?

ferrero

In teoria sulla carta il progetto sembrava una buona idea, altrimenti la Ferrero, azienda con un fatturato annuo di 14 miliardi di euro e in continua espansione, non ci avrebbe investito così tanto.

Nel 2013, infatti, la Ferrero aveva acquisito due grandi aziende agricole di patate lungo il fiume, la Dellapool e l’Arrambee, appartenenti in precedenza alla famiglia Rich Listers Menegazzo, proprietaria della carne e del bestiame Stanbroke.

Queste due aziende agricole avevano un fattore vincente dalla loro: una grande disponibilità di acqua all’interno della tenuta. Da qui la decisione di comprare le due aziende per un valore di 70 milioni di dollari in modo da trasformarle in un colossale noccioleto.

E così in effetti è stato fatto: nel 2018 sono stati piantumati qualcosa come 1 milioni di noccioli. Le previsioni erano quelle di riuscire a raccogliere almeno 5mila tonnellate di nocciole entro il 2022, in modo da ridurre la dipendenza della Ferrero da produttori esterni di frutta secca per quanto riguarda la produzione dei suoi dolci.

Perché vista la quantità di dolci a base di nocciole prodotti dalla Ferrero è impossibile che tutte quelle nocciole arrivino solo dall’Italia.

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Solo che adesso la Ferrero ha deciso di porre fine a questo progetto: niente più nocciole dall’Australia, via gli alberi e terreno rimesso in circolazione. Purtroppo il Gruppo Ferrero non ha spiegato il perché di questa decisione, ma fonti del settore sostengono che per l’azienda sia stato difficile, se non impossibile, trovare una specie locale che potesse prosperare nella zona.

Questo perché i noccioli non sono piante originarie dell’Australia ed è difficile coltivarli con successo in questo paese. E questo ha determinato un raccolto in perdita. Secondo i dati di Agri Australias, la filiale australiana di Ferrero, ecco che per finanziare lo sviluppo del progetto il Gruppo Ferrero ha investito qualcosa come 143,5 milioni di dollari. Solo che, ad agosto 2022, il raccolto di nocciole copriva solamente 69 milioni di dollari.

Tuttavia adesso la Ferrero (e non solo) avrà il suo bel daffare a reperire le nocciole. Si registra, infatti, una carenza mondiale di nocciole collegata alla siccità e alle infestazioni di insetti e parassiti in Turchia, paese che, ricordiamo, da solo produce i tre quarti delle nocciole del mondo. Non rimane ora che confidare nel progetto di produzione di nocciole in Cile: andrà meglio del progetto australiano?