Sono passati trent’anni da quel primo maggio in cui un’intera generazione si è fermata davanti ai televisori a contemplare la tragedia di Ayrton Senna, morto in un’incidente sulla pista di Imola e rimasto un mito nella storia della Formula 1. Quel campione amatissimo, quest’anno, è ricordato in molti modi, tra cui anche una speciale bottiglia di Ferrari Trento, apparsa sul podio del Gran Premio di Imola e finita, lo scorso 19 maggio, nelle mani di Max Verstappen per il tradizionale brindisi della vittoria.
Ayrton Senna: le celebrazioni per il trentennale della morte
Quello di Ferrari non è l’unico omaggio al grande campione, morto troppo giovane e troppo vincente per non rimanere eternamente impresso nella mente dei tifosi. A Torino, per esempio, è stata allestita una grandissima mostra dedicata ad Ayrton Senna al MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile. Fino al 13 ottobre 2024, i visitatori potranno trovare oggetti appartenuti al pilota brasiliano e cimeli che ripercorrono la sua carriera, comprese alcune monoposto. Ma anche caschi, tute da corsa, copertine di giornali, libri, trofei, fotografie.
Manca in effetti una bottiglia celebrativa, di quelle con cui i piloti vincitori spruzzano il pubblico a fine gara, da quel 1950 in cui, al termine del Gran Premio di Francia, l’argentino Juan Manuel Fangio ricevette in omaggio sul podio una bottiglia di Moët & Chandon, e fece quel gesto che ormai è diventato tradizione. Tanto da richiamare – come è ovvio – gli sponsor: tutti vogliono essere la bottiglia stappata dal vincitore e spruzzata sul podio. Dal 2021 (e fino al 2025) quella bottiglia è Ferrari Trento, che per l’ultimo Gran Premio ha appunto realizzato una bottiglia celebrativa di Ayrton Senna. Una bottiglia unica, firmata dai tre piloti sul podio, che sarà messa all’asta su F1 Authentics, il sito ufficiale di memorabilia della Formula 1®, che devolverà l’intero ricavato all’Instituto Ayrton Senna, la realtà benefica nata a seguito della scomparsa di Ayrton, che lavora quotidianamente per offrire un’istruzione a migliaia di giovani brasiliani. “In questi anni, l’Istituto ha raggiunto oltre 36 milioni di bambini e ragazzi in più di tremila città del Brasile”, ha commentato Viviane Senna, Presidente Instituto Ayrton Senna.