Ferrarelle compra il 99% di Amedei, punta di diamante della “chocolate valley” toscana nata nel 1990 a Pontedera, e venduta per il 75 per cento al fondo Octopus Europe Ltd nel 2015.
In questo modo la società campana, nota per l’acqua in bottiglia, rileva anche le quote ancora in mano alla fondatrice dell’azienda di cioccolateria toscana, Cecilia Tessieri che però, spiega Ferrarelle nel comunicato stampa che ha diffuso la notizia, “resterà per garantire la continuità che ha reso Amedei un marchio noto nel mondo per la scelta, selezione e lavorazione del cacao”, con una quota simbolica dell’1 per cento.
A due anni di distanza dalla vendita all’estero, torna italiano il marchio che ha vinto due volte, nel 2005 e 2006, il titolo di cioccolato migliore del mondo assegnato dalla prestigiosa Academy of Chocolate di Londra, e che ora potrà contare sulla volontà da parte di Ferrarelle di investire nella produzione di Pontedera per incrementare la presenza del cioccolato toscano nel mondo.
La distribuzione del marchio che deve all’export il 40 per cento del suo fatturato non sarà più limitata ai ristoranti e alle catene alberghiere, ma porterà praline, tavolette e creme spalmabili Amedei anche nei canali più tradizionali.
A chi si chiede cosa ci faccia Carlo Pontecorvo, patron di Ferrarelle, con il cioccolato, settore con diverse logiche commerciali rispetto al mondo dell’acqua minerale, rispondono alcune indiscrezioni.
Sembra di capire che Pontecorvo voglia realizzare una specie di polo del gusto italiano sostenuto dalla sua azienda agricola Masseria delle Sorgenti, piccolo paradiso immerso nel Parco delle fonti di Riardo, in provincia di Caserta, che vende online prodotti biologici come olio, miele, pasta. E ora è arrivato il cioccolato.
[Crediti | Link: Il Sole24Ore, Il Tirreno, Dissapore]