A Ferrara la Guardia di Finanza ha scoperto un ristorante abusivo di pesce. Una cena qui, con tanto di prenotazione, costava circa 30 euro: peccato solo che il gestore non avesse nessuna autorizzazione. La situazione ricorda un po’ quanto accaduto a Torino qualche settimana fa: anche qui in un appartamento era stato trovato un ristorante non autorizzato.
Ma torniamo a Cento, provincia di Ferrara. Un uomo aveva improvvisato un ristorante clandestino in casa sua: qui accoglieva i clienti, tutti rigorosamente prenotati, gli preparava una cena a base di pesce e si faceva pagare 30 euro a coperto, tutto compreso.
L’uomo aveva avviato questa attività abusiva poco prima dell’inizio del lockdown: grazie al passaparola aveva un buon giro di clienti. Solo che poi era arrivato lo stop del lockdown e la sua attività di ristorazione si era fermata. Con la fine della quarantena, però, l’uomo aveva riaperto i battenti: le cose andavano così bene che nell’ultima quindicina di luglio aveva acquistato 2mila euro di pesce. Inoltre aveva anche allestito dei tavoli all’aperto.
Solo che la cosa è arrivate alle orecchie della Guardia di Finanza che hanno provveduto a fare un blitz. Qui hanno trovato 29 persone sedute ai tavoli, pronti a gustarsi la cena. Ovviamente l’attività è stata subito chiusa e segnalazioni sono arrivate non solo all’Asl e al Comune di Cento per i controlli (e sanzioni) del caso, ma anche all’Agenzia delle Entrate: l’uomo dovrà aprire una Partita IVA in modo che il Fisco possa ricevere quanto dovuto in base ai calcoli e all’ispezione fatti dalla GdF.