Nella ristrutturazione del leggendario stadio Santiago Bernabeu voluta nel 2014 del presidente del Real Madrid Florentino Perez, era previsto anche un progetto gastronomico e, almeno nelle intenzioni, voleva essere all’altezza di tutto ciò che girava intorno ai “Galacticos”: il prescelto non poteva essere che Ferran Adrià, ma il super chef catalano non ne ha voluto sapere. Per quanto interessante e ambizioso potesse essere il programma, sulla fede calcistica non si scherza.
Le dichiarazioni di Adrià
Non è un’esagerazione: in una recente intervista per la rete radiofonica RAC1, “El Diablo” ha parlato da vero tifoso. “Il calcio e il Barça sono sacri”, ha dichiarato ai microfoni della trasmissione Via Llure e che la “questione di principio” gli è parsa da subito insormontabile, e nemmeno le migliori offerte del presidente dei Blancos sono riusciti a fargli cambiare idea.
Adrià d’altronde non ha mai fatto mistero del suo profondo legame con Barcellona, e non solo in virtù del suo essere “culé” (così si definiscono affettuosamente i tifosi blaugrana), ma facendone il centro di tutte le sue iniziative. Sempre nella stessa intervista lo chef de El Bulli racconta di come la sua università gastronomica, il Madrid Culinary Campus -da poco presentato al Madrìd Fusion in sieme ad Andoni Luis Aduriz– avrebbe dovuto in realtà vedere la luce nella capitale ma, pur avendola presentata “quattro o cinque volte”, non ha trovato sostegno, come invece è successo a Madrid, per quanto rigorosamente fuori dallo stadio.