“Abbiamo lavorato sulla colazione con metodo scientifico. Mi sono stupito quando ho capito che nessuno aveva mai realizzato un trattato sulla colazione. Libri di ricette sì, ma mai qualcuno aveva lavorato sulla storia e la tradizione della colazione”. Lo ha detto Ferran Adrià presentando il libro Colazione italiana, il nuovo volume della collana Bullipedia, in un incontro pubblico a Torino.
Il libro è stato sviluppato in collaborazione tra il team elBullifoundation & Lavazza. Il volume analizza la “colazione” da diversi punti di vista, da quello umanistico, a quello economico, a quello scientifico, partendo dal presupposto che il primo pasto della giornata si modifica e cambia in base ai luoghi e alla posizione geografica in cui viene consumato. La foto di copertina e le immagini in apertura di ogni capitolo sono realizzate dall’ironica lente di TOILETPAPER, sotto la direzione artistica di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Così come era stato per Coffee Sapiens, il primo volume della collana Bullipedia, anche questo secondo libro nasce dalla ventennale collaborazione tra Lavazza e Ferran Adrià.
Il leggendario chef della cucina molecolare ha parlato durante un evento di Buonissima, la rassegna gastronomica torinese al suo primo anno, un evento che coinvolge in varie forme chef stellari e piole locali. Lo chef catalano ha preso parte all’evento dedicato alla Colazione italiana che si è svolto alla Factory 1895 di Lavazza a Settimo Torinese. Presenti Diego Corsara di Marchesi 1824, Gino Fabbri, Debora e Iginio Massari, Matteo Baronetto e Maicol Vitellozzi (chef e pastry chef del Cambio di Torino), Albert Adrià. Si sono cimentati con “La colazione italiana” in abbinamento alle miscele di specialty coffee Lavazza 1895.
Ferran Adrià ha anche parlato di soldi e pianificazione, mettendo il dito nella piaga della ristorazione: “Il 90% dei ristoranti non pianifica adeguatamente i budget, il 50% non sopravvive oltre i 5 anni: questo è il grande problema della ristorazione oggi”. Un settore dominato dalla volatilità, con frequenti aperture e frequenti chiusure. E a proposito di inaugurazioni, lo chef ha confermato la riapertura del Bulli, o meglio l’apertura di El Bulli 1846, il nuovo locale dall’identità ancora misteriosa e il cui arrivo è stato più volte rimandato. La promessa ora è per il 2023.