Non sappiamo perché Fedez abbia scelto di essere ospite a Belve, programma su Rai 2 basato su intime e caustiche interviste a tu per tu condotte dalla giornalista Francesca Fagnani. Il tone of voice della trasmissione varia tra il tragico/patetico e il confessionale sacro, con la padrona di casa celebre per l’atteggiamento incalzante e senza compromessi, nei confronti dei propri intervistati. Quindi, il fatto che Federico Lucia abbia deciso di esporsi così tanto annunciando in anteprima che avrebbe parlato del Pandoro-Gate e del divorzio (?) da Chiara Ferragni, sta facendo gola da settimane. Soprattutto alla luce delle novità sul procedimento.
Delle faccende familiari poco ci riguarda e poco ci interessa – non dovrebbero stare né sui Social Network né in televisione – ma il caso Balocco sta facendo storia, letteralmente e da molti punti di vista. Alla fine, però, a riguardo, abbiamo avuto solamente l’opinione personale di un marito nei confronti della moglie nonché mamma dei propri figli.
Il pandoro e il “processo alle intenzioni”
Tra infanzia e prospettive future, ovviamente è arrivato anche il turno del presente. Tra le faccende attuali sono state citate sia le operazioni di beneficenza sia le indagini sul Pandoro Balocco. Solo pochi cenni, ma ben significativi. Fedez infatti ha parlato di processo alle intenzioni, riferendosi al fatto che le persone (non solo gli organi di competenza) giudicano le intenzioni e la persona tanto quanto giudicano l’azione. Per lui, invece, non dovrebbe essere più di tanto rilevante cosa spinga a fare beneficenza o il come è fatta, ma il risultato portato a casa.
Nella fattispecie, il caso che vede Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata a seguito della collaborazione con Balocco non è stato raccontato più di tanto da Fedez. Oltre ad ammettere che è questo fatto ha sicuramente contribuito al malessere di coppia, il rapper ha esplicitamente dichiarato che ha sempre ritenuto Chiara Ferragni in buona fede(z) – riprendendo ciò che lei stessa dichiarò a Che tempo che fa con Fabio Fazio.
Chiara Ferragni non si è potuta difendere a suo modo
Un altro dettaglio importantissimo riguarda un rammarico, ovvero il fatto che Fedez (da quel che fa intendere) abbia dovuto adattarsi a una strategia che non gli ha permesso di seguire l’istinto e difendersi a proprio modo. O meglio, difendere Chiara Ferragni a proprio modo, né lei se stessa. Si spiega meglio: “il fatto che mi sia preso la mer*a per una cosa non fatta da me ci sta, ma mi ha fatto stare male l’essermi trovato ad avere una persona che gestisse la mia reazione. Io mi sarei difeso da solo e avrei difeso Chiara a mio modo, e non ho potuto farlo“.
E non ha potuto farlo nemmeno Ferragni stessa, che sembra essersi adattata alla strategia di difesa suggerita da altri. Fedez, infatti, continua: “tutti vedono la cattiva fede e io sono sicuro che non ci sia la cattiva fede. Chiara si è presa tutte le responsabilità ma io avrei spiegato che la colpa non è solo sua. La responsabilità è anche delle persone intorno a lei… che poi è una sola“. Incalzato dalla Fagnani, Fedez cita come responsabile il manager della moglie già incluso nelle indagini in corso sul pandoro-gate.
Avviata l’indagine anche sulle Uova di Pasqua
Eppure le indagini non solo vanno avanti ma si intensificano: l’Antitrust ha avviato le indagini sull’Uovo di Pasqua, avviate con l’azienda Dolci Preziosi – che dall’anno scorso punta anche su Ernst Knam.
Persino le Uova di pasqua di Fedez, realizzate sempre per beneficienza, erano state oggetto di valutazione (il rapper, durante l’intervista, ha ammesso che ha vissuto male il momento in cui hanno sezionato e indagato anche le proprie iniziative, pur slegate da quelle della moglie). A quanto pare, però, nel suo caso non c’è stato nulla di scorretto.