Barbera, Barbaresco e Barolo, ma non solo: sono tanti i progetti che hanno in mente Guido Martinetti e Federico Grom, ideatori della catena di gelaterie Grom, come hanno svelato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dopo aver ceduto il marchio del gelato a Unilever, Guido Martinetti e Federico Grom si erano da subito dati al mondo del vino, ampliando – anche grazie al denaro guadagnato con la cessione del marchio dei gelati – la tenuta biologica di Mura Mura.
Oggi, il nuovo progetto sta quasi per partire: nel 2017 è stata terminata la prima vendemmia e – racconta Federico Grom al Corriere, l’anno prossimo commercializzeranno il loro Barbera. “Nel 2023 uscirà il Barbaresco e l’anno dopo il Barolo. Tutti con etichetta Mura Mura”. Il tutto sarà accompagnato – spiegano nell’intervista – da “un relais da 12 stanze con percorsi didattici e sportivi dedicati al triathlon”, “una piscina lunga 25 metri coperta con tre corsie, una palestra” e delle “tree-house, delle case sull’albero, ampie 26 metri quadri”.
Non solo vino, comunque. Federico Grom parla anche della Cina, come mercato di investimento del futuro per le gelaterie, anche se si tratta di “un mercato che, paradossalmente, non consuma cibo freddo perché ritenuto poco sano”. Eppure, nel 2020 Grom si prepara a fare nuove aperture tra Shangai e Pechino, per poi magari espandersi anche nel Sud Asiatico, nelle Filippine e Indonesia. “Sono mercati che riteniamo pronti”, dichiara Federico Grom.
Ma il gelato può attendere: nel frattempo, c’è il vino, che è quasi pronto a essere venduto.
[Fonte: Il Corriere della Sera]