La notizia un po’ ci sconvolge: Magnus Nilsson, chef del Fäviken di Järpen, in Svezia, ha annunciato in un video sul canale YouTube del Los Angeles Times che a dicembre il suo ristorante effettuerà l’ultimo servizio.
Non è tanto la chiusura di uno dei fenomeni culinari e mediatici degli ultimi anni a farci rimanere a bocca aperta, quanto le motivazioni date dal giovane (sì, a trentacinque anni sei ancora un giovane) chef. “Ho sempre saputo che Fäviken non sarebbe stato lì per sempre”, racconta Nillson nel video. “Quando ho iniziato avevo 24 anni e tutto ciò che volevo fare nella vita era realizzare la mia cucina nel mio ristorante. Ho avuto l’occasione di creare un ristorante che non c’era mai stato, e che probabilmente non esisterà nemmeno dopo il Fäviken”, prosegue Nillson, prima di arrivare al punto della questione. “Per portare avanti un ristorante come Fäviken il primo requisito necessario è svegliarsi ogni mattina con l’entusiasmo addosso. Io un giorno mi sono svegliato e, per la prima volta nella mia vita, non mi sono sentito entusiasta di andare al lavoro. Da lì ho iniziato a sentire che l’esperienza di Fäviken arrivando alla fine.”
Welcome to our lives, Magnus Nilsson, verrebbe da dire, se non fosse che noi non siamo degli artisti della cucina. Quello che ci lascia perplessi è che a un brillante chef di 35 anni manchi l’entusiasmo per portare avanti quello che indubbiamente era un progetto interessante e lanciatissimo. Non era stata solo la partecipazione al programma Chef’s Table a decretarne il successo, né il fatto di riuscire a cucinare in condizioni davvero difficili e in un ambiente apparentemente inospitale, quello dei ghiacci scandinavi. In questi undici anni (un periodo di grande fortuna per la cucina fatta in condizioni estreme, non c’è dubbio), il Fäviken si era guadagnato prima la curiosità e in seguito il rispetto della critica gastronomica, fino a conquistare due Stelle Michelin.
Nessuna trovata pubblicitaria, anzi: lo chef spiega chiaramente al Los Angeles Times che ha atteso a dare l’annuncio perché non voleva che il pubblico andasse a mangiare al Fäviken solo perché non voleva perdersi un’ultima cena lì. Solo ora che per sei mesi le prenotazioni sono complete, quindi, Nillson si è sentito libero di dare la notizia.
Ma evidentemente, il successo non sempre basta, e non ci sentiamo di biasimare del tutto se a furia di cucinare in mezzo al buio e ai ghiacci perfino Magnus Nillson s’è un po’ annoiato. Chissà che non riapra un ristorante al sole dei Caraibi. Non prima di un po’ di tempo, però, visto che al momento sul sito del ristorante si spiega che “a partire dal 2020, Magnus si prenderà del tempo libero con la sua famiglia e si concentrerà anche sul suo frutteto e il suo orto”.
[Fonte: Los Angeles Times]