Fast food belga: la donna picchiata per un hamburger sbagliato non si rivela una gran trovata pubblicitaria

Fa discutere la pubblicità di un fast food belga: una donna viene picchiata per un hamburger sbagliato. L'azienda Bicky minimizza, ma le polemiche non si placano.

Fast food belga: la donna picchiata per un hamburger sbagliato non si rivela una gran trovata pubblicitaria

Il fast food belga Bicky Burger l’ha fatta grossa: la pubblicità con l’immagine di una donna picchiata per un hamburger sbagliato ha suscitato non poche polemiche. Diciamo pure che si tratta di una trovata pubblicitaria di pessimo gusto. Tanto che, dopo aver provato a giustificarsi, oggi sulla pagina Facebook di Bicky Burger è scomparsa l’immagine pubblicitaria (che però, ormai, era stata immortalata anche su Twitter) ed è comparso un messaggio di scuse:

https://www.facebook.com/bickyburger/posts/10156875348011243

Il medesimo post è disponibile anche in tedesco. Ma il messaggio è sempre lo stesso: “Noi vogliamo scusarci con tutte le persone che si sono scandalizzate per il nostro messaggio di ieri”. Tutto è nato quando l’azienda alimentare belga Bicky ha deciso di promuovere i suoi panini con questa immagine, di stampo fumettistico (ricorda un po’ il meme di Batman che dà uno schiaffo a Robin). L’idea, probabilmente, era quella di far divertire i clienti, ma in realtà questa campagna pubblicitaria è riuscita a indignare tutti, così come riferito da The Brussel Times.

Visti i commenti inferociti da ogni parte del web, il team responsabile delle comunicazioni dell’azienda ha pubblicato un comunicato stampa dove hanno cercato di ironizzare sulla faccenda, spiegando che si trattava solo di una provocazione. L’azienda ha dichiarato di non voler promuovere la violenza contro le donne (e ci mancherebbe altro!) e che quella non era l’intenzione del post. Il concetto alla base di questa immagine è che non bisogna vendere i falsi Bicky Burger. Il comunicato ha esortato poi i lettori a essere realisti, a tutelare la pace e a non picchiare nessuno. L’azienda vuole la pace nel mondo e il vero Bicky è al potere. Con tanto di hashtag #GoForReal.

E’ inutile dirvi che il comunicato ha solamente peggiorato le cose, vero? I più critici hanno sostenuto che ironizzando su una situazione del genere, l’azienda ha dimostrato di considerare il problema della violenza sulle donne come qualcosa di cui ridere. Proprio in virtù di questa considerazione, Nawal Ben Hamou, segretaria di Stato della Regione Bruxelles, ha tacciato questa campagna pubblicitaria come “nauseabonda e totalmente irresponsabile”. In più si è anche rivolta al Giurì dell’etica pubblicitaria affinché siano presi provvedimenti.

Anche il leader dei socialisti del Belgio Paul Magnette ha dichiarato che non mangerà mai più un hamburger Bicky in vita sua. Tom Stevens, senior channel manager di Bicky, ha provato poi a difendersi, ma non ha ottenuto il minimo risultato. Comunque sia, quelli di Bicky non sembrano imparare dai loro errori: anni fa in una pubblicità erano riusciti a fare dell’ironia fuori posto anche sull’Alzheimer.

[Crediti | The Brussel Times]