In molte regioni comincia ufficialmente la “Fase 3″ anche per quanto riguarda sagre e feste di paese. Via libera infatti agli eventi locali, che fino a pochissimo tempo fa erano fortemente in dubbio per le modalità stesse in cui si svolgono.
Difficile infatti pensare di riuscire a evitare assembramenti in situazioni di quel tipo: eppure agli Italiani mancano tantissimo. Secondo un’analisi di Coldiretti/Ixè, otto italiani su dieci non rinunceranno a partecipare alle loro sagre estive preferite.
La maggior parte delle Regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Calabria, Sicilia, per fare qualche esempio) ha già dato il via libera per l’organizzazione di questo genere di eventi di piazza, seppur nel rispetto delle linee guida sulle misure di prevenzione adottate dalla Conferenza Stato Regioni.
Quello delle sagre e delle feste di paese è un settore molto importante nella stagione estiva e, in alcuni casi, anche più avanti, in quella autunnale. È quel che accade per esempio in Piemonte, dove per la prossima stagione il presidente Alberto Cirio ha assicurato che gli eventi principali sul territorio saranno confermati.
Parliamo di eventi che danno lavoro a migliaia di persone, fortemente legati ai flussi turistici (che quest’anno, pare, privilegeranno il territorio italiano) e con attività che girano intorno proprio a questo genere di momenti, come ad esempio tutte quelle legate allo street food, settore che in questi mesi ha più volte lamentato di essere stato dimenticato dalle istituzioni.
[Fonte: La Repubblica]