Farine italiane con pesticidi, quanti dei prodotti che portiamo nelle nostre dispense sono contaminati? 11 farine italiane su 13 lo sono, secondo un’inchiesta de Il Salvagente, che ha analizzato 13 prodotti tra i più diffusi e acquistati, scegliendo farine di grano tenero, 2 semole di grano duro e 4 preparati per pizza alla ricerca. Nella maggior parte di loro sono stati trovati pesticidi e micotossine.
L’inchiesta ha valutato la presenza di residui di fitosanitari e micotossine, la misurazione di ceneri e proteine, ma anche analisi per capire quali sono le più adatte alla pizza e per verificare la presenza di corpi estranei.
Le 13 marche analizzate sono: La Molisana, Barilla, Garofalo, Coop, Auchan, Carrefour, Lidl, Eurospin, Esselunga, Frumenta, La Prova del Cuoco, Molino Spadoni, Lo Conte farine magiche Manitoba. Di queste, solamente due sono risultate completamente prive di residui: La Molisana ed Esselunga. Nei restanti 11 prodotti ci sono tracce di trattamenti fitosanitari.
In particolare il glifosato, che è l’erbicida più usato in tutto il mondo e potenzialmente cancerogeno per gli esseri umani, è presente nei marchi Garofalo, Lo Conte Farine Magiche, Molino Spadoni Farina D’America, Carrefour. Altri residui individuati sono il clormequat, un fitoregolatore che si sospetta essere cancerogne, e altri pesticidi come il pirimiflos metiale e la cipermetrina.
Per quello che riguarda l’analisi della presenza di 19 micotossine e il relativo livello di contaminazione, non sono state trovate tracce. Solo nel preparato Prova del cuoco il Don è risultato un po’ più alto rispetto agli altri campioni, ma comunque nel range considerato sicuro per legge.
A tutti questi dati bisogna poi aggiungere un altro allarme, quello del cosiddetto effetto cocktail, ovvero dei rischi che si corrono quando, all’interno di uno stesso prodotto, si mescolano più sostante potenzialmente nocive a basse dosi. Rischi che non sono da sottovalutare.