È stato pubblicato un altro richiamo sul sito Salute.gov dopo quelli relativi al Salamino Tasty di San Bono, al Pesto 100% vegetale di Biffi e al Tempeh biologico di Veggie Despar: è stato infatti ritirato dal commercio e dagli scaffali un singolo, unico lotto della Farina di mais di Molino Riva a causa di un rischio chimico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 3 novembre 2023, mentre sull’avviso di richiamo vero e proprio la data effettiva dei controlli è quella del 30 ottobre 2023.
Farina di mais di Molino Riva: richiamo per aflatossina
La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Farina di mais, mentre il marchio del prodotto è Farina bramata Il Mulino Giallo. Invece, sia il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato, sia il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore, sia il nome del produttore è sempre Molino Riva srl, quello con la sede dello stabilimento in via Provinciale 69 a Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco, in Lombardia.
Il numero del lotto di produzione coinvolto in questo richiamo è quello indicato con il codice 280824, quello con la data di scadenza o il termine minimo di conservazione del 28 agosto 2024. L’unità di vendita, invece, è rappresentata dalla confezione da 1 kg in cellophan.
Il motivo del richiamo è un rischio chimico. Più precisamente si è trattato di un richiamo precauzionale dovuto alla presenza di aflatossina B1. Nelle avvertenze i consumatori che avessero già acquistato il numero di lotto sopra indicato del prodotto in questione sono pregati di non consumarlo se già presente in casa e in dispensa, bensì di restituire il numero di lotto suddetto presso il punto vendita dove è stato acquistato.
Le aflatossine sono prodotte dal metabolismo di alcuni funghi, fra cui Aspergillus flavis e parasiticus. La tossicità delle aflatossine può essere sia acuta che cronica. In particolare l’aflatossina B1 è responsabile non sono di alterazioni a livello genetico, ma anche dello sviluppo di tumori al fegato. Solitamente l’esposizione avviene tramite l’ingestione di alimenti contaminati, ma bisogna anche considerare il rischio di inalazione e contatto con la pelle.
Se siete interessati ad altri richiami per rischio chimico, ecco che di recente sono stati ritirati dal commercio anche diversi lotti dei Broccoli Rosette di Cuor di Gelo, del Riso Carnaroli di Carosio, Fagioli secchi Black eye di Ali Baba, dell’Uvetta sultanina di Eurospin Italia e della Patata novella Selenella.