Sul web impazzano le fake news sul cibo. Il 58 % ammette di aver creduto almeno qualche volta nel 2019 a una fake news riguardante la tavola ossia una notizia relativa al mondo agro-alimentare che poi si è rivelata falsa. Tra questi, almeno uno su tre (37%), ha anche condiviso la notizia fasulla sui social, contribuendo al fenomeno delle bufale alimentari.
I risultati sono il frutto dell’indagine condotta dal Centro di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Cremona “Engage Minds Hub”, nell’ambito del progetto CRAFT. La ricerca è stata condotta da Guendalina Graffigna, direttore del Centro, secondo la quale “le fake news davvero non risparmiano nessuna classe sociale, e in genere sono le persone con almeno un diploma e una fascia economica media a essere più spesso preda di news mendaci”.
A credere alle fake news, a prescindere dal livello d’istruzione, sono, infatti, proprio quelli che si informano molto su cibi e alimentazione con l’obiettivo di mantenere uno stile di vita sano e i consumatori più “preparati” che optano per pasti con aggiunta di vitamine o altri nutrienti, ad esempio, senza presunte sostanze nocive (olio di palma) e senza considerare il reale valore nutrizionale di alcuni prodotti.
Fonte: Ansa