Un portavoce di Facebook ha rivelato ai Reuters che l’azienda ha deciso di sbloccare l’hashtag #saltbae dopo la storia della bistecca d’oro del ministro vietnamita.
Già, proprio così: oltre alle polemiche scaturite dal video incriminato, ecco che su Facebook era stato bloccato a livello mondiale l’hashtag dedicato al soprannome dello chef Nusret Gokce.
Tutto era nato quando To Lam, ministro vietnamita della Pubblica Sicurezza, era andato a cena nel famoso locale londinese di Salt Bae (il ministro si trovava in Inghilerra a causa della conferenza COP26 a Glasgow). Qui un video aveva immortalato il funzionario del Partito Comunista mentre stava per mangiare una delle famose e discusse bistecche d’oro di Salt Bae (dal costo di 1.450 sterline).
Solo che poi il video era diventato virale in rete e i vietnamiti, popolo già di suo non fra i più ricchi della Terra e in piena crisi economica a causa della pandemia da Coronavirus, non avevano gradito questo sfoggio di opulenza da parte di uno dei loro rappresentanti (fra l’altro questo ministro non è particolarmente amato dal popolo in quanto fautore delle misure repressive).
Un utente ha scritto su Facebook: “Ufficiali della sicurezza che seguite questo account, avete visto il video del ministro To Lam che mangia carne di manzo spruzzata di sale Sai quanti mesi di stipendio dovresti spendere per avere un solo pezzo di quella bistecca?”.
Ecco dunque che era nata una polemica online a seguito della quale l’account TikTok Salt Bae aveva rimosso il video incriminato in quanto stava danneggiando il politico vietnamita. Solo che ormai il video e relativi screenshot erano ormai rimbalzati ovunque. Per alcuni imperscrutabili motivi, poi, ecco che anche l’hashtag #saltbae era stato bloccato da Facebook a livello mondiale.
Il portavoce di Facebook non ha chiarito perché il tag era stato bloccato per tutti gli utenti del social network. Durante il blocco, se si provava a cercare questo hashtag, veniva solamente indicato in maniera generica che aveva violato gli standard della community.
In realtà il Vietnam chiede spesso ai social media di censurare contenuti che ritiene anti-governativi. Facebbok stesso è stato più volte minacciato di chiusura da parte del governo locale se non avesse rimosso i contenuti politici locali. Però il social network di Mark Zuckerberg questa volta non ha chiarito se anche in questo caso ci sia stata una richiesta da parte del governo locale per quanto riguarda la rimozione del video e l’hashtag #saltbae.