Si è tenuto il 3 settembre il terzo appuntamento dei 100per100 Italian Talks 2021, dedicato al mercato comunitario, con sei relatori d’eccezione che hanno condiviso la propria visione sulle nuove dinamiche dell’export del made in Italy in Europa.
Realizzati in versione digitale, i Talks sono il format di conferenze internazionali firmato da I Love Italian Food per sviluppare nuove idee e visioni su come migliorare l’export del made in Italy nel mercato europeo.
“Dopo le edizioni dedicate ai primi due mercati extra UE dell’export agroalimentare italiano, quello statunitense e quello giapponese, abbiamo deciso di dedicare il terzo Talks di questo 2021 al mercato comunitario, che è un mercato particolare, privo di confini e regolato da norme comuni, ma comunque con un ampio potenziale di crescita. L’obiettivo ancora una volta è quello di creare un ecosistema da cui far emergere nuove visioni su come incrementare le esportazioni del made in Italy verso i mercati internazionali.” dichiara Silvia Meloni, Responsabile delle Relazioni Esterne di I Love Italian Food, che ha condotto la conferenza.
La prima a prendere parola è Francesca Nonino, sesta generazione della famiglia Nonino e di recente definita “l’influencer della grappa”. Decisamente coinvolgente la visione della responsabile della comunicazione web e export manager per i mercati USA e Russia della Nonino Distillatori. “Credo che quello dovremmo fare per supportare il made in Italy sia obbligare ad utilizzare informazioni sul prodotto chiare, immediate, trasparenti per il consumatore. Per questo motivo penso che se vogliamo che il made in Italy continui a splendere in tutto il mondo, dobbiamo ricominciare dal posto dove nasce l’eccellenza italiana: l’Italia stessa.” ha affermato nel suo intervento Francesca Nonino, determinata e appassionata.
La conferenza prosegue con una visione istituzionale del Dottor Francesco Alfonsi, dal 2019 alla guida dell’ufficio ICE- Italian Trade Agency – di Berlino. La Germania rappresenta il primo paese del mercato europeo per l’export agroalimentare italiano e nel suo intervento Alfonsi spiega infatti quali sono a suo parere le motivazioni di questo successo dei prodotti made in Italy. La cultura culinaria italiana è infatti un punto di incontro tra tante nazioni e culture. Proprio queste contaminazioni sono quelle che arricchiscono la nostra cucina e i prodotti che la compongono. Semplicità e varietà sono le parole chiave che continueranno sempre a caratterizzare e a rendere vincente il made in Italy all’estero.
A rappresentare il mondo della ristorazione è intervenuto poi Filippo Saporito, chef e proprietario del ristorante fiorentino La Leggenda dei Frati e Presidente dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia. La passione per il cibo italiano traspare dai suoi occhi, mentre apre il discorso con un pomodoro tra le mani, il principio del suo ragionamento. Sono tre i concetti chiave condivisi da Saporito che fanno il successo dell’Italia all’estero: la geografia unica del nostro Paese, la sua innegabile bellezza e le tradizioni. Tradizioni che hanno avuto successo e sono diventate innovazioni, facendo dell’Italia il Paese con il più alto numero di innovazioni al mondo. “E poi c’è il pomodoro: quale è uno dei piatti più riconosciuti nel mondo? Gli spaghetti al pomodoro. Il pomodoro cinque secoli fa non c’era, è stato portato quando Colombo cambiò direzione alle proprie navi. Questa è la storia: un ingrediente che arriva dall’altra parte del mondo e che noi italiani abbiamo preso coltivato e lavorato facendolo diventare un’eccellenza. Allora che cosa è la tradizione se non innovazione ben riuscita. Ecco il segreto di noi italiani: siamo innovatori ben riusciti.” Conclude il Presidente Filippo Saporito.
Sul palco dei Talks è poi la volta di un altro punto di vista istituzionale, stavolta dalla Francia con l’intervento del Dottor Giovanni Sacchi, Direttore dell’ufficio ICE – Italian Trade Agency – a Parigi. Preciso e dettagliato il quadro del mercato francese delineato da Sacchi, mercato tra i più colpiti dalle conseguenze della pandemia, ma che non ha tuttavia compromesso la relazione strategica con il mercato made in Italy. Infatti, nonostante con i lockdown i francesi abbiano preferito acquistare prodotti locali, rifornendosi soprattutto presso piccoli rivenditori e online, nel 2020 l’export italiano verso la Francia è aumentato del 3%. Pasta, pomodoro e formaggi sono i prodotti più venduti e il trend di crescita è proseguito anche nel primo semestre 2021. Secondo Giovanni Sacchi, il know how e la creatività unica degli italiani sono gli elementi vincenti che permettono ai nostri prodotti di essere amati anche dai francesi.
Poi l’intervento di un rappresentante del mondo della distribuzione: dalla Germania prende la parola Stephan Aswald, Amministratore Delegato di Antonio Viani Importe, azienda che dal 1973 si occupa di distribuzione e vendita di prodotti selezionati 100% italiani. Con la sua ventennale esperienza nel mondo delle vendite, Aswald racconta come prodotti italiani, come la pasta, siano ormai entrati abitualmente nella dieta dei tedeschi, e sottolinea come sia sempre importante raccontare i prodotti made in Italy, la provenienza della materia prima, la produzione, i punti di forza dei nostri prodotti unici. “Migliorare l’export made in Italy significa due cose: trasferire il concetto di “eccellenza” ai consumatori stranieri, soprattutto in termini di ingredienti di alta qualità, e garantire una filiera affidabile, dalla logistica all’etichettatura.” Questi secondo Stephan Aswald sono i punti di forza su cui il made in Italy deve insistere per essere vincente sul mercato europeo.
Chiude i Talks l’intervento di Patrik Vespignani, creatore di Little Italy Finland, il Festival realizzato a Helsinki per promuovere l’internazionalizzazione dei produttori italiani sul mercato scandinavo.
Con l’obiettivo di ricreare in terra finlandese un’autentica esperienza italiana – con tanto di riproduzione gonfiabile del Colosseo e della Torre di Pisa – il Festival ha visto un’affluenza di oltre 25.000 visitatori, con giornate riservate agli incontri delle aziende con i buyer e giornate dedicate all’intrattenimento dei consumatori finali. Show cooking, vendita, seminari formativi per raccontare il vero made in Italy, offrendo anche supporto alle aziende persino nelle fasi di etichettature e logistica dei prodotti. Little Italy Finland è un vero caso di successo nella promozione del made in Italy che si ripeterà ancora nel 2022, anche fuori dai confini scandinavi.
Quest’edizione europea dei 100per100 Italian Talks ha fatto emergere la volontà di fare sinergia e rete nel mercato senza barriere dell’Unione Europea, con visioni ottimistiche in merito alle strategie per migliorare l’export del made in Italy.
Il video dei 100per100 Italian Talks è disponibile sul sito di I Love Italian Food, oltre che sulle pagine Facebook dei media partner Dissapore e italiani.it.