Sei un volontario all’Eurovision 2022 di Torino? Molto bene. Ma ricordati di portarti il baracchino da casa perché, a quanto pare, l’organizzazione non fornirà neanche il pranzo a chi lavora gratis per la manifestazione.
Visto che siamo a Torino, parliamo di baracchino, ma potete declinare il termine come preferite: schiscetta se siete di Milano, pranzo al sacco per i meno formali, lunch box per gli anglofoni, “portati il pranzo da casa e non azzardarti a toccare il buffet degli ospiti” per gli organizzatori dell’Eurovision…
A far trapelare la cosa è stata un’email che avvisava i volontari (definiti “cari”) Vip Lounge assistant che durante i giorni in cui presenteranno servizio nella Vip Lounge, cioè il 10-12-14 maggio, sarà presente un servizio di catering a solo (a quanto pare scritto in maiuscolo) uso degli invitati.
Quindi i volontari (che ormai non sono più “cari” nell’email, ma magari affamati sì) non potranno mangiare al buffet. L’organizzazione ricorda dunque ai volontari di organizzarsi per fare pausa pranzo e che potranno uscire dalla Lunge solamente se si sono portati da mangiare o da bere (chi si scorda il baracchino cosa fa? Muore di fame e sete dentro la Lounge? Hanno organizzato un’area specifica per chi andrà in ipoglicemia e disidratazione?).
In pratica, traducendo ciò che l’organizzazione si è premurata di riferire, i volontari non solo dovranno lavorare gratuitamente (e va bene, hanno deciso loro di prestare aiuto, quindi incontestabile questo fatto), ma non gli verrà neanche offerto il pranzo, un panino, una bottiglietta d’acqua. Se i volontari vogliono mangiare, devono portarsi il panino da casa e andare a mangiarlo fuori dalla Lounge (sia mai che gli ospiti li vedano mangiare! Ma come: anche i volontari e chi lavora per mandare avanti l’evento osa nutrirsi?).
In qualche modo la mail arrivata ai volontari è approdata sui social e qui ha scatenato l’inferno. Andrea Russi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, da qualche settimana a questa parte sta facendo pressing sull’amministrazione comunale affinché riconosca qualche soldo ai volontari: va bene offrirsi gratuitamente, ma almeno un gesto di riconoscenza sarebbe carino.
Venuto a conoscenza dell’email, Russi, su Facebook, ha chiesto pubblicamente a Mimmo Carretta, assessore ai Grandi Eventi, perché abbiano deciso di umiliare in questo modo i volontari della Vip Lounge. Non era possibile trovare un’altra soluzione un pochino più dignitosa visti anche i milioni di euro spesi per l’evento?
Sulla stessa linea anche Giuseppe Iannò, vicecapogruppo di Torino Bellissima, il quale parla di una vera e propria discriminazione nei confronti di volontari che lavorano senza compenso e definisce la questione un “apartheid del panino”.
Iannò ha poi continuato ricordando che vengono reclutati giovani volontari non retribuiti, il cui compito sarà quello di accogliere le 41 delegazioni internazionali e svolgere mansioni varie, fra cui fornire informazioni e aiutare l’organizzazione dell’evento.
Non è certo la prima volta che questi grandi eventi utilizzano i volontari per mandare avanti la kermesse, ma solitamente vengono loro dati dei “compensi simbolici”, fra cui le uniformi, i biglietti per i trasporti pubblici e almeno un buono pasto.
Tranne che all’Eurovision Song Contest, a quanto pare.