Inutile negarlo – la sostenibilità attira. Vuoi perché ci fa sentire immediatamente più virtuosi e partecipi della lotta al cambiamento climatico o vuoi perché si tratta di una parola un po’ sulla bocca di tutti e quindi tanto vale accodarsi alla mode del momento, i dati di fatto parlano chiaro: le vendite dei prodotti negli scaffali che comunicano in etichetta il loro essere sostenibili a 360 gradi sono aumentate dell’1,2%. È quanto emerge dalla più recente edizione, l’undicesima, dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy, che sottolinea come il valore della cosiddetta spesa verde degli italiani nel solo 2021 sia arrivato a ben 12,5 miliardi di euro, con il 25,6% dei prodotti presenti un chiaro richiamo alla sostenibilità.
Un’offerta sempre più abbondante, che di fatto è aumentata del 5,3% su base annua – tendenza che funge da chiaro sintomo di una volontà da parte delle aziende di comunicare sempre più spesso la sostenibilità dei propri prodotti ai consumatori. Tra i quattro macrotemi rilevati negli scaffali, spicca come volume di vendite soprattutto quello del management sostenibile delle risorse (ossia quei prodotti che comunicano a gran voce claim come “riciclabile”, “meno plastica” e via dicendo); anche se di fatto quello che ha messo a segno l’espansione più notevole è quello dei prodotti impegnati sul fronte della responsabilità sociale. Si segnala una buona crescita, infine, anche per l’area dei prodotti ottenuti nel rispetto degli animali, mentre resta inferiore l’andamento del paniere agricoltura e allevamento sostenibili.