Regole UE ancora più stringenti per quanto riguarda la trasparenza delle etichette dove deve essere indicata l’origine degli alimenti e informazioni sul loro valore nutritivo, in più si chiede il dimezzamento dei pesticidi e degli antibiotici usati nei campi e negli allevamenti e, ultimo ma non meno importante, arriva uno stanziamento di 20 miliardi all’anno per tutelare la natura.
Sono questi tre i principali obiettivi da raggiungere entro il 2030 sul tema della biodiversità e sistema agroalimentare e che si è fissata la Commissione Ue, presentati oggi in occasione del Green Deal.
E anche questa volta il coronavirus c’entra, ma in questo caso come catalizzatore sulla sensibilità delle future strategie dell’UE: “Il Coronavirus ha dimostrato quanto siamo vulnerabili e quanto sia importante recuperare il rapporto tra uomo e natura”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans.
Già a partire dal 2022 sono previste anche diverse azioni legislative da parte dell’Unione Europea: in primis, come già detto, l’etichettatura che dovrà indicare obbligatoriamente sia l’origine degli alimenti che informazioni chiare e leggibili sul valore nutrizionale, un po’ sulla falsariga del nutriscore francese.
Per quanto riguarda l’uso di pesticidi e fertilizzati, l’Ue vuole che venga ridotto rispettivamente del 50% e del 20%. Non solo: tra gli obiettivi c’è pure quello di trasformare il 10% delle terra agricole in paesaggi, portare al 25% la coltivazione bio, istituire aree protette sul 30% del territorio terrestre a marino dell’Unione e piantare 3 miliardi di alberi, liberare 25 mila chilometri di fiumi dalle barriere artificiali.