L’estate 2020 segnerà uno stop notevole per la classica movida in spiaggia e non solo. A tal proposito arriva il diktat dell’Istituto Superiore di Sanità sui comportamenti da rispettare all’interno degli stabilimenti balneari a causa dell’emergenza Coronavirus. “Niente cene in spiaggia” si legge tra le regole, anche se qualche giorno fa avevamo riportato una news relativa alla nuova ordinanza a Rimini che, per esempio, prevede cene fino alle 22.
Poi, no alla musica in spiaggia, se non da ascoltare rigorosamente seduti e addio ad animazione, giochi, balli, feste e rinfreschi vari. L’Iss consiglia anche la prenotazione nei lidi, la presenza di addetti ai lavori muniti di guanti e visiera facciale e la distanza di 1 metro in acqua.
Tali indicazioni si possono leggere nel rapporto dell’ISS “Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2” in collaborazione con il Ministero della Salute, l’INAIL, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni, esperti delle ARPA e altre istituzioni.
Nel testo si specifica altresì che i gestori sono tenuti a pulire, con regolarità almeno giornaliera, le varie superfici, gli arredi di cabine e le aree comuni e sanificare in modo regolare e frequente attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra gli utilizzi promiscui; di non trattare in alcun caso spiagge, terreni, arenili o ambienti naturali con prodotti biocidi; di evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura da spiaggia; di dotare i bagnanti di disinfettanti per l’igiene delle mani.
Il rapporto, dunque, sottolinea come “la possibilità di contenere e controllare la diffusione di Covid-19 e fondamentalmente legata ai comportamenti individuali – soprattutto il distanziamento fisico – nel rispetto degli altri. Quest’ultima necessita può comportare in molti casi modalità di fruizione degli ambienti diverse rispetto alla prassi consueta, come il contingentamento degli accessi su prenotazione e l’adeguamento alle rigorose regole comportamentali, tra cui la vigilanza sui bambini”.
[Agenzia di stampa Agi]